Prodotti tipici

Pera dell’Emilia Romagna

L’Indicazione “Pera dell’Emilia Romagna” designa esclusivamente il frutto delle seguenti cultivar di pero: Abate Fetel,
Cascade,
Conference,
Decana del Comizio,
Kaiser,
Max Red Bartlett,
Passa Crassana
William.
La Pera, al latino “pirum” è il frutto del pero albero della famiglia Rosacee pomoidee, specie Pirus communis, coltivato fin dall’antichità.
Le numerose varietà si distinguono in estive, autunnali e invernali.
I primi dati storici della Pera dell’Emilia Romagna risalgono agli inizi del 1300.
La coltura di pere era conosciuta in Emilia Romagna molto prima che in altre parti d’Italia. A titolo d’esempio si evidenzia che un paese situato nell’area delimitata ospita un affresco del 1450, detto “Madonna con la pera” a testimonianza della secolare presenza di tale coltura.
Poichè i pereti sono molto sensibili alle gelate, la loro coltura si è diffusa nella zona delimitata, in quanto vi si riscontrano temperature medie annuali più elevate che nella regione, unitamente a precipitazioni mediamente più scarse.
La zona delimitata è molto vocata alla produzione di pere, tant’è che vi si produce circa la metà del prodotto italiano di settore.
La zona di produzione si estende a numerosi comuni in provincia di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferara e Ravenna.
Oltre che per il consumo diretto, crude o cotte, le pere si impiegano conservate e per preparare gelatine, marmellate, sciroppi e bevande alcoliche (sidro).
In tutti i casi i contenitori debbono essere sigillati in modo tale da impedire che il contenuto possa essere estratto senza la rottura del sigillo.
La commercializzazione deve essere effettuata nel periodo intercorrente tra il 10 agosto ed il 31 maggio dell’anno successivo.
Sui contenitori dovranno essere indicate in caratteri di stampa delle medesime dimensioni le diciture “Pera dell’Emilia Romagna”, seguita dalla indicazione cultivar e dalla dizione immediatamente sottostante “Indicazione Geografica Protetta”.
Nel medesimo campo visivo deve comparire nome, ragione sociale ed indirizzo del confezionatore nonché il peso lordo all’origine.
La dizione “Indicazione Geografica Protetta” può essere ripetuta in altra parte del contenitore o dell’etichetta anche in forma di acronimo “I.G.P.”
Deve inoltre figurare la dizione “prodotto in Italia” per le partite destinate alla esportazione.

Fonte: www.wikipedia.org

Pera dell'Emilia Romagna