Notizie

Novi premia il miglior racconto del Concorso

Madrina d'eccezione, Melania Mazzucco rivelazione del mondo letterario italiano, condurrà la premiazione – mercoledì 2 febbraio 2005 alle 18,30 a Torino presso il caffè Baratti & Milano in piazza Castello, 20 del "miglior racconto" sul cioccolato.
NOVI, marchio del Gruppo dolciario italiano Elah Dufour Novi Baratti & Milano, a suo tempo propose, in collaborazione con la Fiera Internazionale del Libro di Torino e “Io Donna”, il settimanale del “Corriere della Sera”, il Concorso letterario, giunto quest'anno alla Quinta edizione.
Quest'edizione aveva per tema:
"Cioccolato…passione" ed il racconto
doveva prendere spunto dall'incipit* di un testo della scrittrice Melania G. Mazzucco, Premio Strega 2003, autrice di "Vita", "Il bacio della Medusa", "La camera di Baltus" e "Lei così amata".
La giuria è così composta:
Dr. Guido Repetto, Amministratore Delegato del Gruppo Elah Dufour Novi Baratti & Milano,
Ernesto Ferrero,
Bruno Gambarotta e
Nico Orengo.
Gli organizzatori mantengono il più assoluto segreto sul vincitore che verrà rivelato esclusivamente in occasione dell'invito alla premiazione.
Nelle precedenti edizioni le scrittrici coinvolte nell’iniziativa sono state Joanne Harris, l’autrice di Chocolat, Rosetta Loy, autrice di Cioccolata da Hanselmann e Dacia Maraini, premio Strega 1999, autrice di Bagheria, La lunga vita di Marianna Ucria, Buio e La nave per Kobe.
Il Gruppo Elah Dufour Novi Baratti & Milano è nato nel 1982 su iniziativa dell’imprenditore genovese Cavaliere del Lavoro Flavio Repetto e raggruppa quattro Marchi storici dell’industria dolciaria italiana : Elah, Dufour, Novi,Baratti & Milano.
Ciascun Marchio ha mantenuto una filosofia di produzione ben definita e coerente con la propria storia:
Elah, fondata a Genova nel 1909 da Francesco Ferdinando Moliè, produce Preparati per Creme da Tavola, Budini e Desserts, Caramelle Morbide Toffè e specialità di cioccolato.
Dufour, fondata a Genova nel 1926 dalla famiglia Dufour, produce Gelatine di Frutta Big Frut Gelée, Bonbons di cioccolato Carousel ed un’ampia gamma di Caramelle ripiene, dure, gommose.
Novi, fondata a Novi Ligure nel 1903, produce cioccolato e si propone con le Classiche Tavolette al Latte Finissimo e Fondente Extra, le Grandi Specialità Nocciolato, Gianduia, Fondente Nero, Cremoso, Bianco, i tradizionali Gianduiotti Piemontesi, la Crema Novi da spalmare.
Baratti & Milano, fondata a Torino nel 1858 da Ferdinando Baratti e Edoardo Milano, produce le tipiche specialità della tradizione pasticcera piemontese: i Gianduiotti, i Cremini, i Cuneesi, le Praline alla Nocciola Piemonte. Baratti & Milano, inoltre, si caratterizza nella produzione di Caramelle di alta gamma e nella produzione di fine pasticceria tipica dell’Appennino ligure : gli Amaretti Morbidi, i Canestrellini e i Baci di Dama del Sassello.
I quattro Marchi sono oggi ai vertici delle quote di mercato nei settori in cui operano.

*L'incipit di Melania G. Mazzucco

Unico indizio una manciata di cioccolatini

Il sabato di Natale pioveva. Né la proprietaria della libreria né il giovane commesso ricordavano con chi fosse entrata la bambina. Di sabato, spiegarono alla polizia, da noi viene tanta gente. E’ vero che questa è una piccola città e di vista ci si conosce tutti, ma il sabato arrivano anche dalla provincia e un viso sconosciuto può passare inosservato. La piccola libreria, a conduzione familiare, non aveva telecamere, né alcun sistema anti-taccheggio. Non ha paura che i ladri le rubino i libri? chiese il poliziotto alla donna. Tutti rubano i libri, disse la signora, con un sorriso – non solo i ladri. Il poliziotto non si stupì di apprendere che la libreria era sull’orlo del fallimento. In ogni caso, quel sabato la libreria era affollata. Il commesso ricordava alcune studentesse, i soliti clienti abituali che gli chiedevano consiglio per i regali di Natale, la professoressa di italiano del liceo, il generale in pensione, formidabile lettore di gialli, il corrispondente locale di un quotidiano nazionale che sognava da anni un delitto per mettersi in luce, il macellaio appassionato di romanzi rosa – ma proprio non ricordava nessuno che fosse entrato nella libreria con la bambina. Lei sì, però, l’aveva notata. La bambina aveva scartocciato qualcosa – sul momento gli era sembrata una caramella o una merendina – e aveva cominciato a sgranocchiare. Ora, è proibito mangiare in una libreria, e poi la bambina aveva le mani sporche, e il ragazzo aveva paura che macchiasse i libri. Stava per rimproverarla, quando lo avevano chiamato al computer, e poi non si era accorto di lei fino alla chiusura. La bambina era seduta sul divanetto dei lettori, si leccava avidamente le dita e sembrava aspettare qualcuno. Attorno alle labbra aveva un alone scuro – come di gelato, o di marmellata. Dovevano chiudere. E nessuno veniva a prenderla. Allora avevano chiamato la polizia. La bambina non parlava. Forse era straniera. O muta. Qualcuno l’aveva abbandonata nella libreria. O lei ci si era rifugiata da sé, perché quel luogo illuminato le era parso un rifugio nell’ostilità della strada. Comunque non sapeva dire il suo nome – o non voleva farlo. Nessuno sapeva chi fosse. Non aveva con sé una cartella, uno zaino, un quaderno né un biglietto. Niente che potesse servire a identificarla o a capire perché, tutt’a un tratto, il sabato di natale, fosse piovuta tra noi. La proprietaria della libreria le aveva frugato nelle tasche in cerca di un indizio, ma non aveva trovato niente. Proprio niente? Beh, qualcosa c’era – ma l’indizio pareva davvero labile. Nelle tasche del cappotto c’era una manciata di cioccolatini. A forma di pesce, banana, nocciola, barilotto di rum, moneta, pistola. No, niente involucro, nulla che potesse ricondurre alla fabbrica. Il poliziotto ne annusò uno, diffidente, e poiché il profumo era invogliante, se lo cacciò in bocca. Il cioccolatino gli ricordò una sensazione di felicità e di piacere che giaceva, dimenticata, in un angolo della sua memoria.

Un breve profilo della conduttrice del Premio, la scrittrice Melania G. Mazzucco:

– 37 anni, romana, ha esordito nel 1996 con il romanzo "Il bacio della Medusa".
– Finalista al Premio Strega e al Viareggio, ha proseguito la sua opera con "La camera di Baltus";
– ancora finalista allo Strega, del Premio Napoli e del Premio Vittorini 2000.
Il suo ultimo romanzo "Vita" si è aggiudicato il Premio Strega 2003.
Per raccontare la storia e i sogni di "Vita" Melania Mazzucco ha scavato tra memoria e ricordi familiari, facendo emergere aneddoti, volti, voci, rimpianti e illusioni.
Ha così portato alla luce le vite di quei milioni di uomini e donne che fra l'Ottocento e il Novecento hanno attraversato l'Oceano alla ricerca di una storia e di un futuro migliori.

Danila Orsi