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Meritano una visita i “Musei del cibo”

Non è un luogo comune. Quello che mangiamo definisce in una certa parte ciò che siamo. Così, una terra è descritta silenziosamente dai prodotti che da essa derivano. E proprio questi prodotti diventano il cuore di un territorio, testimoni della sua storia e attori del suo passato, ma anche protagonisti del nostro presente.

Ed è precisamente per svelare la storia, le tradizioni e i sapori dei prodotti tipici di una terra autentica, dove la qualità è uno stile di vita, che i Musei del Cibo di Parma sono stati pensati e progettati come una rete che intreccia i propri nodi su un concetto guida comune. Il territorio è un organismo che vive e cresce, cambiando forma e accrescendo la propria notorietà e il proprio prestigio, l’arte del fare il cibo è la linfa che lo percorre e ne determina la sostanza.

Voluta dall’Amministrazione Provinciale di Parma e coordinata dagli Assessorati all’Agricoltura e al Turismo, la rete museale si propone di trasmettere la conoscenza dei processi di produzione di tre prodotti protagonisti dell'agro-alimentare nel parmense: Parmigiano-Reggiano, Prosciutto e salumi tipici, Pomodoro. Nati dopo un attento percorso progettuale intrapreso a partire dal 1999 e oggi organizzati nell’ Associazione dei Musei del Cibo della Provincia di Parma, questi templi della cultura gastronomica non mostrano semplicemente ma raccontano una storia che coinvolge tutti i sensi, configurandosi come un vero e proprio itinerario emozionale ‘a tappe’.

I dati 2007 relativi ai visitatori sono soddisfacenti e testimoniano un crescente interesse verso i Musei del Cibo di Parma. Al 31 agosto 2007, le presenze notificate nelle singole strutture e nel complesso della rete museale, hanno fatto registrare un significativo aumento rispetto ai numeri certificati nello stesso periodo dell’anno scorso. Il Museo del Parmigiano Reggiano ha accolto, nella prima parte del 2007, 3.387 visitatori contro i 2.373 del 2006. Sulla stessa linea, il Museo del Salame di Felino, con 3.047 ingressi contro i 1.966 dell’anno passato, e il Museo del Prosciutto di Langhirano, che da marzo ad agosto ha registrato 3.000 visitatori, ai quali si aggiungono i 1.050 che l’8 e il 9 settembre hanno partecipato al Festival del Prosciutto. Nella terra di produzione tipica del “crudo” più famoso del mondo, è possibile ripercorrere un viaggio all’interno della storia e della tradizione dell’arte del salume locale per capire, scoprendone i segreti custoditi e tramandati fino ai nostri giorni, come mai il prosciutto possa nascere unicamente tra le dolci colline del Parmense. Il vicino Museo del salame di Felino, all’interno dell’antico Castello di Felino, è il trampolino dal quale lanciarsi in un interessante viaggio nella storia della macellazione del suino e della produzione del prezioso salame locale fra curiosità, aneddoti e testimonianze della tradizione. Oggetti, video e immagini d’epoca presentano l’evoluzione della produzione, collegandosi anche alla gastronomia e alla norcineria antica e moderna. Il Museo del Parmigiano Reggiano ha trovato “casa” all’interno di un antico casello circolare ottocentesco dei principi Meli Lupi nel complesso “Castellazzi” di Soragna. In questa particolare struttura, adibita a spazio espositivo, è possibile ripercorrere la vita del prodotto DOP proprio dove per molti anni è stato direttamente lavorato. L’oggetto esposto diventa nel Museo illustrazione e documento della storia della tecnica, dell'industria e dell'artigianato, espressione di creatività che entra a far parte del patrimonio culturale collettivo da proteggere, gestire e valorizzare. In fase di allestimento, il Museo del Pomodoro avrà sede nell'antica corte benedettina Giarola di Collecchio, da sempre deputata alla produzione agricola, all’allevamento del bestiame e poi alla trasformazione industriale del pomodoro: inserito nel Parco Regionale del Taro, importante area protetta e ricca di emergenze storico-naturalistiche, anche questo "contenitore museale” ha quindi la grande particolarità di illustrare le fasi dell'agricoltura e dell'industria.

Da quest’anno, in un’ottica di sistema museale, è possibile usufruire dello sconto di 1 euro presentando il biglietto di uno dei Musei del Cibo di Parma alla biglietteria di un altro Museo del circuito nei giorni di apertura (sabato, domenica e festivi) o durante la settimana per gruppi su prenotazione.

E’ inoltre ancora attiva la stessa promozione di 1 euro scontato per i turisti del Castello di Torrechiara che nel week end vorranno arricchire il loro itinerario con la visita del Museo del Prosciutto di Langhirano.

Per informazioni: Associazione Musei del cibo della provincia di Parma

Tel. +39.0521.228152 Fax: +39.0521.223161

E-mail: segreteria@museidelcibo.it

Sito web: www.museidelcibo.it

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