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E’ il Veneto ad inaugurare la “Wine Tour Cup”

Il turismo del vino, con una crescita del 6 per cento e un giro d'affari di 2,5 miliardi di euro, è la migliore leva per attirare gli appassionati mondiali del golf che in Italia ha un giro d'affari stimato in 100 milioni di euro con un aumento del 6-7 per cento l'anno nel numero di adepti, nettamente inferiori a quelli di altri Paesi del Nord Europa e Stati Uniti. E' quanto affermano Coldiretti e Città del vino che hanno presentato la Wine Tour Cup, il torneo che da fine marzo a novembre unisce lo sport all'enogastronomia di qualità e il turismo del golf all'agriturismo. L'obiettivo – sottolineano Coldiretti e Città del vino – è di promuovere un abbinamento capace di "mettere in buca" buona parte dei 6,5 milioni di giocatori presenti in Europa anche puntando sui prodotti di qualità Made in Italy. I dati sul commercio estero – continuano Coldiretti e Città del Vino -dimostrano che il vino è il miglior ambasciatore del made in Italy nel mondo con un valore delle esportazioni mondiali che ha raggiunto nel 2005 la cifra record di quasi 3 miliardi di euro (+3,6 per cento) con aumenti sia negli Stati Uniti (+4,2 per cento) che nell' Europa a 25 (+3,4 per cento). Un valore aggiunto ai 336 campi italiani, praticamente raddoppiati negli ultimi quindici anni, come pure i giocatori nazionali con 81mila tesserati nel 2005. E il turista golfista, secondo i dati del Censis, nella maggioranza dei Paesi europei ha uno status e una capacità di spesa medio alta ed è, per sua natura, continuamente in viaggio alla ricerca di nuovi green: mediamente il 75 per cento dei giocatori che effettua vacanze all'estero dichiara di scegliere campi sempre diversi. Quello del golf è un turismo in grado di generare, quindi, un buon indotto economico sul territorio ospitante, in quanto:
o la presenza media di un turista golfista è 7 giorni, superiore a quella dei turisti "tout court" (3,4 giorni per gli stranieri);
o la spesa pro capite generata dai turisti del golf è 150/180 euro, tre volte superiore a quella dei turisti "tout court" (50/55 euro);
o chi viaggia con il golfista, non essendo direttamente coinvolto nel gioco, spende la propria vacanza "consumando" le attrattive ambientali – culturali – gastronomiche che si trovano nell'area del polo golfistico.
La possibilità di prendere per la gola il golfista è confermata dal fatto – sottolineano Coldiretti e Città del vino – che la geografia del turismo enologico presenta in Italia forti coincidenze con quella del golf con il 60 per cento dei campi concentrati nelle cinque regioni a più forte vocazione vitivinicola (Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli e Toscana); 70 Strade del vino su 100 attraversano i comuni dove si trovano i campi da golf; il 50 per cento dei comuni che ospitano un campo di golf, hanno anche buone citazioni nelle maggiori guide nazionali della ristorazione. La Wine Tour Cup, promossa da Coldiretti e Città del Vino, è un torneo di golf che si svolge in alcuni dei più prestigiosi Circoli golfistici italiani, situati in prossimità di comuni Città del Vino: un evento unico nel suo genere che abbina la pratica golfistica alla promozione dei territori del vino. Sono 27 le tappe in calendario. A tenere a battesimo il circuito sarà la regione Veneto, dove il 26 marzo si disputerà la prima gara al Golf Club di Verona con un ricco contorno di degustazioni di prodotti locali, e con i vini della Doc Bardolino, il Soave, il Recioto e i rossi della Valpolicella. La finale si giocherà in Sicilia, a novembre 2006, nella struttura del Golf Club le Madonie e dell'hotel Hotel Acacia Resort. Anche quest'anno, accanto alla sfida tra i golfisti, i ristoratori delle Club House si misureranno in cucina tra i fornelli con il "Top of Golf".

Saranno premiati i circoli che propongono i migliori menu a base di prodotti e ricette locali, accompagnati dal miglior servizio in sala e dalle migliori carte dei vini e degli oli. Sarà infine pubblicata una guida sui vini, la cucina, l'ospitalità e i territori dove sono localizzati i principali campi da golf italiani. Durante ognuna delle 27 gare sono previste degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Coldiretti-Campagna Amica. Mentre il tour operator ILG Travel promuoverà pacchetti turistici che abbinano il vino alla pratica del golf. "Riguardo al golf siamo ancora lontani da Paesi come la Gran Bretagna, la Svezia e la Germania, rappresentiamo però una destinazione di primissimo piano per gli enoturisti. La Wine Tour Cup – sottolinea il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon – nasce proprio per far incontrare il turismo del golf, molto sviluppato in nord Europa e in Spagna, con il turismo del vino, che rappresenta una grande risorsa per i nostri territori. Vent'anni fa il nostro Paese poteva vantare 57 milioni di arrivi turistici l'anno, oggi siamo scesi a 37,1 milioni. Un calo enorme, dovuto alla competizione di nuove destinazioni. In questa parabola discendente – ribadisce Zambon – il turismo del vino e il turismo del golf crescono anno per anno". Il vino italiano testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che dopo il grande percorso di valorizzazione qualitativa si è posto anche l'obiettivo – afferma Paolo Bedoni, presidente della Coldiretti – di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, del paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Questo nuovo modello di sviluppo, che ha un legame inscindibile con un territorio dotato di straordinarie risorse, è la carta in più che il sistema produttivo italiano può giocare anche nel rilancio dell'offerta vacanziera Made in Italy. Non è un caso – conclude il presidente della Coldiretti – che, secondo i risultati di una recente ricerca dell'Istituto Piepoli, commissionata dall'istituto Leonardo e dall'Ice, per uno straniero su due (45%) sono i vini e il cibo la prima cosa che viene in mente pensando all'Italia, più che i luoghi (20%), l'abbigliamento (19%) e il calcio (15%).

Il torneo di Golf: L'organizzazione della parte sportiva, con formula 18 buche stableford, è a cura dell'agenzia Professional Golf, di Asti. Alla finale potranno sfidarsi i giocatori primi classificati delle tre categorie e il primo lordo.

L'edizione 2005 della Wine Tour Cup: Tremila partecipanti, oltre 200 aziende coinvolte, mille etichette in degustazione, oltre 2 mila specialità gastronomiche in giro per l'Italia, sono i numeri della passata edizione del Torneo di Golf delle Città del Vino. Lo scorso anno il "Top of Golf" è stato vinto dal Ristorante "Le Cerretelle" del Golf Club Toscana, secondo classificato il ristorante del Golf Città di Perugia; entrambi già vincitori nell'edizione 2004. Al Golf Club Padova è andato il terzo premio, mentre il ristorante del Golf Club Montechiarello di Reggio Calabria è stato premiato per la migliore ricetta: Lasagne al pesto e melanzane fritte.

Gli sponsor: Coldiretti, Kia Motors, Arval Argenti, IlG Travel, Comune di Andria, Regione Siciliana, Consejo de Mexico.

I numeri del Golf in Italia
Numero dei tesserati Federgolf: 81.000
Tasso aumento tesserati: 6-7% l'anno
Numero impianti: 336
Densità di iscritti per campo da golf: 353
Giro d'affari: 100 milioni di Euro

…e in Europa
Regno Unito: 1,5 mln giocatori; 2.876 campi;
Svezia: 554.000 giocatori; 430 campi
Germania: 483.000 giocatori; 648 campi
Francia: 360.000 giocatori; 548 campi
Spagna: 280.000 giocatori; 266 camp

Fonte: Elaborazioni Coldiretti e Città del Vino su dati federgolf