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Un tavolo di concertazione per la salvaguardia della Mozzarella Dop

Si è recentemente tenuto un dibattito voluto da Assolatte, Unione Industriali di Caserta e Consorzio Tutela sul peso che avrà l’applicazione del Regolamento CE 853/2004, in vigore dal gennaio 2006, su settore lattiero caseario. Presto sarò varato un tavolo di concertazione tra allevatori bufalini e trasformatori, finalizzato ad una buona applicazione delle norme, e promosso dal viceministro Zinzi e dal direttore del ministero della Salute Marabelli.Tanto dalla relazione di Ettore Soria, responsabile nazionale Assolate per i problemi della salute, quanto dall’esposizione del direttore del laboratorio Alimenti dell’Istituto superiore di Sanità Paolo Aureli.
Dall'incontro è emerso che i manuali e le procedure attualmente adottati dalle aziende casearie per l’autocontrollo degli alimenti dovranno essere aggiornati. Da Vincenzo Oliviero, direttore del Consorzio Tutela è venuto un altolà all’improvvisazione:”I Caseifici dovranno comunque attendere, per por mano alle modifiche dei manuali Haccp, (i manuali di autocontrollo della catena produttiva ndr) le linee guida del Ministero della Salute, attese per la prossima primavera.”
Vengono meno molte prescrizioni astratte, ma temperatura di conservazione e data di scadenza del prodotto finito, che sono affidate alla responsabile scelta dei trasformatori, devono ora diventare il punto di approdo di uno studio costante sulla qualità del latte alla mungitura, sulla sua temperatura di stoccaggio e sulla temperatura di conservazione del prodotto trasformato, la mozzarella, lungo l’intero viaggio che va dal caseificio al momento della vendita.
“Cariche microbiche basse consentiranno una conservazione più lunga, a patto però che il caseificatore sia in grado di conoscere la temperatura media reale di conservazione presso la rete distributiva – ha affermato il responsabile del laboratorio alimenti dell’ Istituto Superio di Sanità Paolo Aureli.
Una frontiera nuova, che esige un salto di qualità dell’intera filiera produttiva. Resta il nodo della conoscenza, su base di reciprocità, e lungo una catena continua, delle temperature di conservazione di latte bufalino e mozzarella.
”Occorre un tavolo di concertazione tra allevatori bufalini e trasformatori – ha sottolineato Romano Marabelli, direttore generale del Ministero della Salute, che ha sottolineato come – il nuovo regolamento consenta ad allevatori e produttori di unirsi al fine di ammortizzare i costi di studio derivanti non solo dalle necessarie analisi del latte e della mozzarella in partenza dai caseifici, ma anche dall’accertamento della temperatura media di conservazione e dei tempi di vita in fase di distribuzione sugli scaffali del prodotto.”
Infine per Domenico Zinzi, sottosegretario di Stato del Ministero della Salute “Sosterrò il tavolo tecnico proposto dal dottor Marabelli, ma credo che molto si stia già facendo per potenziare e meglio qualificare i servizi veterinari.” Zinzi ha inoltre proposto una sede dei Nas a Caerta: “Ho avviato l’iter procedurale, per dare a Caserta una sede dei Carabinieri del nucleo antisofisticazioni alimentari, in modo che sia da ausilio contro i tentativi di frode, purtroppo sempre in agguato, verso uno dei migliori prodotto agroalimentari del Mezzogiorno.”

Fonte: Consorzio Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana DOP