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Un Natale bello e buono al Centro Agro Alimentare di Napoli (Caan)

Avviare la concertazione come metodo affinché il fulcro del commercio agroalimentare della Campania sia sempre di più punto di riferimento e volano di progresso e sicurezza

La ricerca della normalità. La parafrasi del titolo del celebre film diretto da Muccino ed interpretato da Will Smith, sembra calzare a pennello con i tempi che viviamo. Una traccia di quanto detto è sicuramente lasciata dal ritorno del tradizionale evento natalizio all’interno del Centro Agro Alimentare di Napoli. Un momento di ritrovo e riflessione, una festa che significa molto di più.

Perché se è vero, come ormai noto, che Caan sta attraversando anni tribolati e turbolenti, per le conosciute vicende debitorie, non può passare inosservato che il management e gli operatori stanno facendo il possibile affinché il fulcro del commercio agroalimentare della Campania sia sempre di più punto di riferimento e volano di progresso e sicurezza.

Ecco, il tema della sicurezza alimentare è stato il protagonista della scena di “Natale al Caan”. Una tavola rotonda con personalità di spicco, soprattutto qualificate, che ha tracciato una linea solidissima verso un futuro fatto di controlli, procedure e best practice che garantiranno la qualità e la salubrità delle merci in transito sul territorio campano e su gran parte di quello italiano.

Uno sforzo accolto anche dalle massime autorità cittadine che nella persona del sindaco Gaetano Manfredi e dell’assessore al Turismo ed alle attività produttive, Teresa Armato che vede protagonisti personalità delle categorie ed istituzionali come: Sindaco di Volla Giuliano DI COSTANZO, Assessore al CAAN del Comune di Volla Andrea VISCOVO, Carmine GIORDANO Presidente CAAN, Salvatore Velotto Presidente Ordine dei Tecnologi alimentari Lazio e Campania, Giuseppe CEPARANO Presidente Ordine degli Agronomi della Provincia di Napoli, Yolande PROROGA Dirigente Dipartimento Sicurezza Alimentare IZSM, Salvatore SCHIAVONE Direttore Ufficio Italia Meridionale Ispettorato ministeriale della Tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari che hanno partecipato attivamente al confronto, dimostrandosi sensibili al tema ed aperti ad una collaborazione fondamentale.

Tra le personalità presenti anche il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, Rosario Lopa e la Presidente dell’Associazione Officina delle Idee Rosa Pratico’.

Ma “Natale al Caan” è stato anche promozione, divertimento, svago, intrattenimento. Un evento a tutto tondo che ha regalato una visione del Caan totale. Artisti e comici si sono susseguiti sul palco mentre nella galleria espositiva, tra gli stand degli operatori aperti ad accogliere la festa, è stato possibile osservare allestimenti promozionali, tasting point, area gioco per i bimbi, e soprattutto tanto, tantissimo sociale. Come da tradizione, l’evento di Natale all’interno del Caan fa rima con solidarietà.

Ma dietro una così capillare programmazione c’è il grande lavoro della Cooperativa Napoli Libera, promotrice, insieme al Caan e anima organizzatrice e gestionale dell’evento. “Quando si ha l’ambizione di mettere in piedi un evento così complesso, la macchina organizzatrice deve essere collaudata e competente – così esordisce il presidente del cda della Cooperativa Napoli Libera, Stefano Luciano – e per questo so di poter contare su ragazzi meravigliosi, disponibili e capaci, formati da anni di esperienza e da una conoscenza profonda del Caan”.

Perché quando si organizza un evento all’interno di un mercato le problematiche da considerare sono tante “Primum non nocere si diceva in latino. Il Centro Agro Alimentare è un luogo di lavoro che non si ferma mai ed ogni cosa va fatta nel rispetto di questo assioma – continua Luciano – I ragazzi della Cnl sanno come muoversi e lo fanno nel massimo rispetto di chi sta lavorando. La nostra logistica, quella legata all’evento, va ad integrarsi alla perfezione con quella classica lavorativa grazie ad un’attenta gestione dei flussi e mezzi all’avanguardia. Ma è giusto ringraziare anche la disponibilità dei tanti operatori coinvolti”.

Un evento, una festa si diceva, dal profondo significato. È chiarissimo Stefano Luciano: “Tornare all’evento natalizio significa tantissimo. È innanzitutto un regalo ai lavoratori del Caan, gente seria che non si è mai fermata, nemmeno nei terribili giorni della pandemia, seppure mai ringraziata o ricordata abbastanza. Ma è un modo di accendere le luci su questa magnifica struttura e sul ruolo fondamentale dei mercati. Si fa presto a parlare di controlli, di sicurezza, di calmierare i prezzi, ma come si potrebbe farlo senza una struttura centrale organizzata e all’avanguardia? Provate ad immaginare il caos dei prezzi in questo periodo di forte inflazione e speculazione”.

Un mercato vivo, dicevamo “Il Caan è l’anima del commercio agroalimentare campano ed è giusto che sia valorizzato per quello che è. Siamo onorati che al tavolo con noi e con il presidente Giordano, che ringrazio ancora, si siano seduti esponenti del ministero e le massime cariche cittadine. Il sindaco Manfredi e l’assessore Armato ci hanno fatto sentire meno soli e ci hanno dimostrato che la loro porta è sempre aperta per parlare di sviluppo, di futuro, ma per il resto tocca a noi!”

Poi, Luciano si spiega: “Il Natale al Caan è un evento che non deve rimanere isolato. Il Caan ha aperto le porte e deve continuare a farlo per dimostrare che qui dentro si fa solo il bene del commercio. I prodotti che vengono commercializzati devono essere promossi e valorizzati anche in queste mura con manifestazioni che abbattono le distanze tra operatori, esercenti, rivenditori e consumatori finali. Qualcuno può storcere il naso, ma la proposta di questi eventi va proprio nella direzione di creare uno strumento di riflessione e promozione che porti nuove idee al settore, cosa di cui si ha assolutamente bisogno”.

La chiusura poi, sulla solidarietà: “Non bisogna mai dimenticare – conclude Luciano – che i prodotti della terra sono il primo sostentamento per la gente e che in questo periodo di festa c’è chi soffre ancora di più per l’indigenza che questa vita consumistica gli ha provocato. Per questo siamo qui presenti, come ogni anno, a raccogliere le donazioni degli operatori e di chi vorrà esserci per riempire di cibo, amore e calore i nostri pacchi e cesti e consegnarli ai tanti bisognosi che ne hanno assoluto bisogno. Si parla poco di questo, ma il Caan e la Cnl negli anni hanno avviato e portato a termine decine di iniziative congiunte a supporto delle persone svantaggiate. Uno sforzo che oggi aumentiamo a causa di un periodo complesso a cui per tante persone, nel nostro piccolo, cerchiamo di porre rimedio con un piccolo gesto di solidarietà”.