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Sequestrati a Genova polli thailandesi

Il Pm Biagio Mazzeo ha aperto a Genova un'inchiesta, contro ignoti, in seguito al sequestro di dieci tonnellate di polli congelati provenienti dalla Thailandia.
L'ufficio veterinario della Sanita' marittima e i finanzieri hanno prelevato i campioni per appurare se i polli erano portatori di qualche virus, in particolare dell'influenza aviaria.
Il magistrato decidera' a giorni le modalita' della distruzione dei polli, dal momento che viaggiavano senza le previste autorizzazioni sanitarie, in violazione inoltre dell'embargo "anti-Sars".
Come già annunciato esiste da qualche tempo la proibizione di importare polli dalla Thailandia, molti di questi essendo affetti dalla cosiddetta "influenza asiatica".
I polli, stipati in un container erano nascosti da un carico di fave di soia ed erano gia' passati ai controlli delle Dogane, pronti a partire su un Tir che li avrebbe portati a destinazione, quando sono stati intercettati dalla guardia di finanza.
Intanto, giovedì 13 si ha notizia che
una ragazza di 18 anni è la quarta vittima in Vietnam in due settimane per il virus dei polli che sta colpendo il paese in questi giorni.
La giovane, originaria della provincia meridionale di Hau Giang, e' morta, secondo fonte medica, nell'ospedale delle malattie polmonari di Can Thao, nel sud del paese.
Sinora sono 24 le morti confermate in Vietnam e Thailandia a causa di questa epidemia.
Le norme italiane, in linea con quelle europee, relative all'importazione di alimenti surgelati (in questo caso i polli), provenienti da Paesi Terzi sono severe e prevedono che la produzione, commercializzazione e vendita degli alimenti surgelati destinati all'alimentazione umana, nonché l' importazione degli stessi da Paesi non appartenenti alla Unione Europea specifiche disposizioni:
Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 110 (G.U. n. 39 del 17/2/92)
Circolare ministeriale 27 aprile 1992, n. 21 (G.U. n. 39 del 17/2/92)
D.M. 25 settembre 1995, n. 493 (G.U. n.272 del 21/1192)
L'art. 10 del citato D. lgs 110/1992 prevede che gli alimenti surgelati ammessi all' importazione nel territorio nazionale debbano presentare i seguenti requisiti:
– essere prodotti secondo normative equivalenti a quelle comunitarie
– essere stati prodotti in stabilimenti riconosciuti idonei dal Ministero della Salute ed
– essere inclusi in elenchi ufficiali notificati a tale Ministero dalle autorità del Paese di origine.
Gli Uffici di Sanità Marittima e Aerea del Ministero della Salute, fermo restando i controlli per le singole tipologie di alimento prescritti dalle norme particolari, verificano che lo stabilimento di produzione sia incluso nella lista ministeriale.
Questa sezione dell'area fornisce, in particolare:
informazioni sulla documentazione richiesta per l'importazione di alimenti surgelati di origine vegetale provenienti da Paesi terzi
elenco degli stabilimenti extracomunitari di prodotti surgelati di origine vegetale riconosciuti dallo Stato Italiano.
Gli espedienti per sfuggire ai severi controlli sono comunque diversissimi, come in questo caso, nel quale scatta l'accusa di contrabbando aggravato e falso.

Danila ORSI