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Salute: integratori per 1 italiano su 3

Italiani sempre più conquistati da integratori alimentari e cibi 'funzionali', che promettono risultati di salute senza farmaci. Uno su tre li usa. E il mercato cresce. Solo in farmacia "si va verso una spesa annua di 2 miliardi di euro. E' molto difficile calcolare l'esborso generato da tutti gli altri punti di distribuzione, dalle parafarmacie ai supermercati, ma credo che possiamo aggiungere altri 5 miliardi", spiega Cesare Sartori, presidente della Società italiana di nutraceutica e docente di Farmacia all?università degli Studi di Milano.

"Gli italiani consumano molti integratori – spiega l'esperto – e sicuramente uno dei maggiori fan è il nostro premier, Silvio Berlusconi, che li utilizza volentieri, ed è 'affezionato' ad alcuni prodotti". Ma ci sono tanti altri appassionati di questi prodotti tra i vip: imprenditori, attori, politici, riferisce Sirtori che si dice 'informato sui fatti'. Queste sostanze sono attive e funzionano, ma proprio per questo, ricorda il farmacologo, "non bisogna prenderle con leggerezza. Possono avere controindicazione o interferire con i farmaci che si assumono". Il consiglio, quindi, è quello di chiedere sempre indicazioni al medico o al farmacista prima di mandarle giù.

Gli integratori, proprio come i farmaci, "ormai fanno parte di una dottrina, con studi e verifiche", ma spesso vengono proposti per ogni tipo di disturbo. A oggi, però, ci sono alcuni settori in cui i dati scientifici indicano una maggiore efficacia. E' il caso dei prodotti per controllo il colesterolo, "come gli estratti di lievito rosso, i fitosteroli (alimenti funzionali), gli omega 3 che abbassano i trigliceridi". Utili anche quelli per tenere bassa la pressione, "la simsetina, estratta da una pianta, dà buoni risultati". Così come sono in grado abbassare la glicemia nei diabetici alcuni prodotti, "quali i derivati del gelso". Senza parlare dei dimagranti o le sostanze per regolare il sonno.

E si sta lavorando su molti fronti. "Negli Stati Uniti è stato messo a punto un integratore contro l'Alzheimer che, da studi controllati, offre buone speranze". E persino contro la depressione si sono valutati effetti positivi di un'integrazione alimentare.

"Spesso c'è molta attenzione sui prodotti antirughe o contro la caduta dei capelli, su cui non sono disponibili seri dati scientifici, trascurando prospettive ancor più importanti di questo settore", conclude Sirtori.

Fonte: Adnkronos Salute)