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Per “Cibusincittà”, realizzato uno gnocco gigante

40 kg di patate per lo gnocco da Guinness dei primati

Uno gnocco da record che vale l’iscrizione nel Guinness dei primati. L’impresa è andata in scena a Parma in piazzale Borri, nell’ambito di "Cibusincittà" e a metterla a segno, con tanto di certificazione di giudice, è stata l’azienda di Correggio (RE) "Grandi pastai italiani", in collaborazione con il gruppo "Lady chef" di Reggio Emilia.

Ma per "sfornare" uno gnocco di patate così grande serve un impegno altrettanto grande, con sedici persone al lavoro. Regola numero uno: svegliarsi prima dell’alba. "Abbiamo iniziato a impastare alle 4.30", racconta Barbara Agnelli, una delle chef. Una volta assemblati tutti gli ingredienti (imponenti le dosi: 40 chili di patate, 14 di farina, uno di uova e 550 grammi di sale), lo gnocco ha preso forma: legato a una corda, è stato infilato in un telo da casaro (sì, proprio quello che si usa per il parmigiano-reggiano) e, verso le 10, messo a bollire in 450 litri d'acqua. Cottura ultimata intorno a mezzogiorno, quando per sollevarlo e scolarlo sono servite due persone, quindi spazio al verdetto della bilancia elettronica: 58,5 chili, un primato.

"In realtà non c'era un risultato precedente da battere perché è la prima volta che viene tentata un’impresa di questo tipo – ricorda Lucia Sinigagliesi, giudice del Guinness world records -. In questi casi fissiamo comunque un obiettivo minimo da raggiungere, che era un peso di 50 chilogrammi". Soglia, dunque, abbondantemente superata. "La cosa più bella – aggiunge il giudice – è vedere tante persone lavorare insieme. Direi proprio che sui record culinari l’Italia si difende bene". Per le "Lady chef" di Reggio la giornata è stata una doppia occasione di festa. "Il nostro gruppo nasce ufficialmente proprio oggi, in concomitanza con questo evento", spiega Barbara Agnelli.

Gli spettatori non sono mancati, e in tanti si sono presentati in piazzale Borri nella doppia veste di "tifosi" e golosi, pronti ad assaporare gli gnocchi – questa volta di taglia normale – serviti con il sugo al pomodoro preparato dagli uomini della Pro loco di Guastalla. "È stata un’impresa coinvolgente ed emozionante – commenta Vanes Fontana, amministratore delegato di "Grandi pastai italiani" -, importante è stato avere una location come Cibus e l’ospitalità di Parma".

Fonte: www.gazzettadiparma.it