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No alla sperimentazione sugli animali

Nel mese di dicembre, tutti fanno a gara per aiutare Telethon, nella speranza che i fondi raccolti servano a far progredire la conoscenza medica ed aiutare i malati. Quel che non viene mai detto, pero', e' che parte di questi fondi servono a finanziare la vivisezione, e si tratta quindi di uno spreco totale di risorse. Se e' cosi' importante finanziare la ricerca, perche' si continua con questi sprechi, che insultano sia i malati che i donatori?

I medici antivivisezionisti partono dalla constatazione che gli animali non sono modelli sperimentali adatti all'uomo, perché ogni specie è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre e non ha senso applicare alla specie umana risultati ottenuti su altri animali. I veri progressi della medicina si sono sempre avuti grazie a osservazioni cliniche, a studi epidemiologici, a innovazioni tecnologiche (quali l'invenzione del microscopio, dei moderni strumenti di diagnosi, ecc.).

Infatti, solo una minoranza degli studi scientifici effettuati e pubblicati sono svolti su animali. Eppure, questa minoranza uccide, nel mondo, centinaia di milioni di animali ogni anno e si tratta anche di uno spreco di tempo e di risorse preziose, e quindi di un insulto ai malati, che hanno bisogno di una ricerca vera, seria, affidabile. La sperimentazione su animali – cioe' la vivisezione – non lo e'. Eliminiamo questa minoranza di studi fatti su animali, e affidiamoci solo alle altre ricerche, che sono quelle che consentono il vero progresso scientifico!

Negli spot radiofonici pro-Telethon che stanno andando in onda in questi giorni, si sente dire: "Un farmaco già efficace nel modello animale funziona anche su cellule umane". Notevole che siano costretti a specificare che STAVOLTA quel che funziona sugli animali funziona anche su cellule umane, ma tutte le volte in cui non funziona? E perché testare su animali, e non iniziare direttamente sulle cellule umane, evitando così sprechi, perdite di tempo, vicoli ciechi, risultati non applicabile agli umani, e, ancora più importante, evitando di tralasciare terapie che potrebbero funzionare sugli umani ma non funzionano sugli animali?

Ricordiamo che – da quanto confermano le ultime statistiche sulla vivisezione in Europa – i due campi in cui si ha il maggior uso di animali rimangono quelli della 'ricerca di base' e della 'ricerca e sviluppo' di farmaci, entrambi campi in cui non vi e' obbligo di legge che costringa a usare animali, e quindi si tratta di una libera scelta del ricercatore. Ma, mentre per la 'ricerca e sviluppo' di farmaci il numero di animali usati rimane negli anni piu' o meno invariato, e' devastante l'aumento del numero di animali usati nella ricerca di base: gia' dal 2000 al 2003 c'e' stato un aumento di ben il 40% in questo settore, e questo trend non si sta affatto invertendo, l'aumento spaventoso rimane, e anzi, aumenta di un altro 3%!

Siamo proprio noi, singoli cittadini, che possiamo intervenire su questo, visto che questa ricerca e' pagata coi nostri soldi (le nostre tasse, per le ricerche finanziate dallo Stato; le nostre donazioni per le ricerche finanziate dalle varie associazioni): possiamo scegliere di non effettuare donazioni a tutte le associazioni che ancora finanziano la vivisezione, ed affidarci invece a quelle che si impegnano a non usare animali negli studi da loro finanziati.

info@agireora.org

Per maggiori informazioni sull'argomento si puo' fare riferimento alla campagna "Per una ricerca di base senza animali" sul sito
www.novivisezione.org

Comunicato di:
AgireOra Network

Weblink: www.agireora.org