Prodotti tipici

Mela Alto Adige o Südtiroler Apfel

Italia – La Indicazione Geografica Protetta “Mela Alto Adige” o “Südtiroler Apfel” è riservata ai frutti provenienti dai meleti coltivati nella zona delimitata al successivo punto 4.3, e costituiti attualmente dalle seguenti varietà e loro cloni: Braeburn; Elstar; Fuji; Gala; Golden Delicious; Granny Smith; Idared; Jonagold; Morgenduft; Red Delicious; Stayman Winesap.
La “Mela Alto Adige” o “Südtiroler Apfel” si contraddistingue per colore e sapore particolarmente accentuati, polpa compatta ed alta conservabilità; tali elevate caratteristiche qualitative sono dovute alla stretta combinazione esistente fra i fattori pedoclimatici e la professionalità degli operatori.
L’indicazione “Mela Alto Adige” Igp o “Südtiroler Apfel” può essere usata solo per le mele che presentano le caratteristiche qualitative, intrinseche ed estrinseche, espresse, distintamente per ciascuna varietà, dai seguenti parametri: aspetto esterno, categoria commerciale e calibro, caratteristiche chimiche, caratteristiche fisiche. I restanti requisiti qualitativi minimi richiesti relativi alle diverse varietà e categorie, sono quelli stabiliti dalla normativa comunitaria vigente in materia.
Per tutte le varietà la categoria commerciale deve essere Extra e Prima.
La zona di produzione della “Mela Alto Adige” o “Südtiroler Apfel” comprende parte del territorio della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige (Südtirol) interessando 72 Comuni per intero.
Già nel medioevo, nei masi di montagna dell’Alto Adige, era diffusa la coltivazione di diverse varietà di mele e pere che servivano per l’approvvigionamento della famiglia che viveva nel maso stesso. A partire dalla metà del 19o secolo, la frutticoltura si è trasformata in una florida attività produttiva e commerciale con acquirenti esteri a Vienna, Innsbruck, Monaco, Varsavia e Pietroburgo. Dalla metà del 19o secolo si è avviata la modernizzazione della frutticoltura in Alto Adige. Nel 1831, il maestro di scuola Johann Iakob Pöll ha pubblicato un primo manuale della frutticoltura, e nel 1872, presso il neocostituito Istituto agrario di S. Michele all’Adige, la frutticoltura fu introdotta come specifica materia di insegnamento. Un elenco vivaistico dell’associazione agricolturale di Bolzano del 1856 contiene già allora ben 193 varietà di mela coltivabili. Nell’opera storica più importante della coltivazione ortofrutticola dell’Alto Adige di Karl Mader del 1894 e del 1904 vengono individuate quasi 40 varietà molto diffuse sull’intero territorio dell’Alto Adige.
Le aziende agricole idonee alla produzione della “Mela Alto Adige” o “Südtiroler Apfel” Igp sono inserite in un apposito Elenco attivato ed aggiornato a cura dell’Organismo incaricato dell’attività di controllo. Per garantire l’identificazione e la rintracciabilità del prodotto all’ingresso dei centri di condizionamento si utilizzerà un registro di carico delle partite designate con l’IGP ed il mantenimento della identificazione del produttore in tutte le fasi di stoccaggio e lavorazione fino alla fase di calibratura e/o selezione.
Il metodo di ottenimento deve risultare perfettamente conforme a quanto indicato nel disciplinare di produzione depositato presso i Servizi U.E. Le strutture di lavorazione (Centri di condizionamento) devono essere ubicate in Alto Adige.
In Alto Adige le condizioni climatiche per la coltivazione delle mele sono molto favorevoli: si registrano infatti più di 300 giorni di sole nell’arco dell’anno. In estate avanzata e autunno si hanno i tipici e marcati sbalzi di temperatura tra giorno e notte, che si riflettono positivamente sia sul suo contenuto zuccherino e di vitamine, che per far sviluppare la tipica colorazione rossa e gialla delle mele e per ottenere la quasi assenza di rugginosità.
Durante il giorno la temperatura può arrivare fino a 30 °C, mentre durante la notte può scendere fino a 8–10 °C. Il concorso tra il numero elevato di ore di sole, le notti fresche, le basse precipitazioni assicura frutta di sapore e di colore particolarmente accentuati. L’altitudine dei frutteti tra 200 e 1100 m s.l.m. ed i terreni leggeri ben arieggiati garantiscono un aroma intenso, una polpa compatta ed una conseguente alta conservabilità. La maggior parte della produzione proviene da aziende ubicate ad un’altitudine superiore ai 500 m sul livello del mare. I terreni straordinariamente fertili sono leggeri, ben drenati e ricchi di ossigeno. Le radici, pertanto, possono svilupparsi al meglio. I terreni sono mediamente dotati o ricchi di humus.
Oggi circa 8000 produttori, prevalentemente associati in cooperative, 2500 addetti nei centri di condizionamento e 12000 persone che effettuano la raccolta sono coinvolte nella filiera produttiva della mela.