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L’umile patata si presenta alla stampa

Una conferenza stampa sulla patata non poteva concludersi se non con diversi assaggi di questo tubero che sfama gran parte della popolazione mondiale.
Lo chef Fabio Baldassarre ha per l’appunto presentato un menù accattivante a base di patata, coinvolgendo gli invitati in una serie di assaggi finger food e inedite degustazioni.
La città di Bologna con la rivista
Degusta ed il suo Direttore editoriale Gianluigi Veronesi ha avuto la buona idea di organizzare l’evento “Patata in Bo” presentato per l’appunto a Milano.
Lo stellato chef Fabio Baldassare insieme al suo staff ha interpretato la patata “ai fornelli”, presentando una serie di combinazioni gastronomiche (tra cui i famosi Pizzoccheri della Valtellina Annoni) dove la patata è stata protagonista indiscussa, anche in abbinamento ai pregiatissimi vini veronesi dell’Istituto Enologico Italiano di Verona.

“Patata in Bo” andrà in scena a Bologna, dal 26 settembre al 2 ottobre 2011, luogo storicamente vocato alla coltivazione di questo tubero e forte di un sistema di commercializzazione e valorizzazione di notevole capacità.
Sempre a Bologna ha sede, sin dagli anni ’70 la prima e ancor oggi unica Borsa merci della patata ed inoltre il CePa (Centro di documentazione della patata) che ha promosso di recente la nascita dell’Osservatorio nazionale della patata; ci sono poi diverse associazioni fra pataticoltori e, molto importante, il “Consorzio delle Buone Idee” (che ha dato natali alla famosa patata “Selenella”) e ancora numerose imprese ed iniziative private che operano direttamente o indirettamente nel comparto.

Presente alla conferenza stampa anche l’Emerita Confraternita della Patata, sodalizio ideato per promuovere ulteriormente questo tubero.
Oltre alle patate cosiddette istituzionali, tra cui ricordiamo la “Patata di Bologna DOP” (unica in Europa ad aver ottenuto il pregiato riconoscimento Dop), ci sono quelle già conosciute e famose come la “Selenella” (il famoso tubero arricchito al selenio, da un decennio protagonista nelle tv e sulle tavole) cui fanno seguito recenti novità come la patata “Évita light” (prima patata light naturale commercializzata in Italia), la confezione “Blind Bag” (ideata per proteggere la patata dalla luce) e tante altre geniali ideazioni che testimoniano la piena vitalità del sistema che ruota attorno alla pataticoltura bolognese.