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L’UE lotta contro l’obesità

Il 38% delle donne ed il 27% degli uomini europei sono obesi; 14 milioni di bambini sono sovrappeso e tre
milioni di essi sono da considerare obesi. È questa la situazione piuttosto grave in cui versa la popolazione
europea e contro la quale l’UE si è attivata e sta portando avanti una battaglia. Lo scorso 11 settembre sono
stati presentati i risultati della consultazione pubblica su questo tema lanciata lo scorso 8 dicembre dalla Commissione
europea; oltre 260 sono state le risposte e le indicazioni, fornite in particolare dai governi degli Stati
membri, dell’Islanda, della Norvegia e della Svizzera, da attori della sanità pubblica, da rappresentanti dell’industria
agro-alimentare, da università e dal grande pubblico.
Le indicazioni fornite dagli Europei riguardano diversi aspetti: dalla necessità di un approccio multisettoriale
comprendente diverse politiche comunitarie (agricoltura, educazione, trasporti e urbanistica) che rivolga un’attenzione
particolare ai bambini e ai giovani più interessati (il numero di bambini in sovrappeso aumenta di
400.000 unità ogni anno); un migliore coordinamento delle azioni, lo scambio delle buone pratiche fra gli Stati
membri e la definizione di linee direttrici in materia di nutrizione e di attività fisica, basate su dati scientifici;
un’informazione per i consumatori (anche attraverso l’etichettatura) chiara, coerente e scientificamente fondata;
la promozione di una dieta alimentare equilibrata, che incoraggi il consumo di frutta e verdura, di cereali
completi e di prodotti ricchi in fibre e stimoli il consumatore a diminuire quello di materie grasse o di grassi
saturi, di zuccheri, di soda e di sale e a ridurre la dimensione delle porzioni; il miglioramento del valore nutritivo
dei pasti scolastici attraverso pratiche quali programmi di educazione alimentare, offerta gratuita o sovvenzionata
di frutta e verdura e di acqua potabile, formazione del personale di cucina, orientamenti generali o norme
relative ai pasti scolastici; l’incoraggiamento di modi di vita sani sul posto di lavoro.
Queste indicazioni saranno utilizzate dalla Commissione per l’elaborazione di una strategia a livello europeo.
Una comunicazione a questo proposito è attesa nel primo trimestre del 2007.