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L’UE e Amnesty, operano per i diritti umani

Il divario tra le ambizioni dell' Unione europea in materia di diritti umani e le risorse disponibili per concretizzarle si sta allargando.
Lo afferma Amnesty International, presentando le sue raccomandazioni alla presidenza del Lussemburgo che entrera' in carica dal 1 gennaio 2005. Tra le aree critiche messe in evidenza nel documento di Amnesty, vi e' la cronica mancanza di risorse per l' azione in favore dei diritti umani da parte del Consiglio.
"L' autorevolezza dell'Ue in tema di diritti umani, sia al proprio interno sia in ambito globale, potra' crescere se sara' in grado di mostrare in modo piu' coerente che i diritti umani non sono un optional e non sono negoziabili", ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell' ufficio di Amnesty International presso l' Ue. "Se solo una frazione delle risorse usate per contrastare il terrorismo e combattere l'"immigrazione illegale" venisse destinata alle implicazioni in termini di diritti umani di queste politiche, sarebbe già un inizio" ha aggiunto Oosting.
Amnesty International riconosce che negli ultimi anni l'Ue ha dato vita a una serie di strumenti politici su questa importante tematica, specialmente nel settore della politica estera e di sicurezza. Ma e' giunto il momento – afferma – che l' Ue dedichi maggior attenzione alle risorse necessarie per dare attuazione a questi strumenti.
L' organizzazione ha apprezzato la recente decisione, adottata dal Consiglio europeo, di istituire la posizione di Rappresentante personale per i diritti umani, a supporto dell' Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza.
"E' un primo passo avanti importante, e' il segnale che il Consiglio riconosce che c' e' un problema. Ma ora occorre fare di più", ha concluso Oosting.
Nelle sue raccomandazioni alla prossima presidenza lussemburghese, Amnesty International chiede maggiori risorse nelle seguenti aree:
– la ventilata agenzia dell' Ue sui diritti umani e la responsabilità collettiva per gli abusi dei diritti umani commessi nel territorio dell' Ue;
– la protezione dei diritti umani delle persone sospettate o imputate di aver commesso un reato;
– le politiche europee sul rimpatrio degli immigranti illegali;
– la garanzia della protezione dei rifugiati nel contesto della lotta contro l' immigrazione illegale;
– l' attuazione delle linee guida dell' Ue sui diritti umani;
– un rappresentante di alto livello per i diritti umani;
– i diritti umani nel processo di allargamento;
– il controllo sul commercio di armi da parte dell' Ue.