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L’Italia, prima al mondo nella produzione di carciofi

La superficie investita a carciofi in Italia e' di circa 50 mila ettari e la Puglia, con un coltivato pari al 34%, e' il primo produttore a livello nazionale.
La Puglia coltiva il carciofo su una superficie totale di 16.700 ettari, con una produzione di 101,0 quintali per ettaro e una produzione raccolta di 1,627,740 quintali.
Il ministero delle Politiche agricole e forestali (Mipaf) ha finanziato progetti di ricerca per migliorare la produzione del carciofo, un prodotto tipicamente mediterraneo e con proprieta' nutrizionali e salutistiche di grande rilievo.
La produzione nazionale e' consumata per lo piu' nel Paese.
Uno dei progetti di ricerca finanziati dal Mipaf ha interessato 15 unita' operative, ha coinvolto universita', Cnr, regioni, enti privati e istituti del ministero.
I carciofi sono apprezzati per le caratteristiche salutistiche.
Oltre alle proprieta' epatoprotettive ben note, esistono studi recenti di Niness pubblicati sul 'Journal of Nutrition' da cui e' emerso che l'inulina e' in grado di ridurre il tasso di colesterolo e di trigliceridi del sangue e di contrastare l'aumento della glicemia, tanto che il carciofo e' stato definito alimento funzionale. Il cuore del carciofo contiene acido clorogenico, un antiossidante naturale preventivo contro le patologie arteriosclerotiche e cardiovascolari. L'ingegneria genetica sta valutando la possibilita' di ottenere piante di pomodoro con alti livelli di acido clorogenico.
Un'attenzione particolare e' stata rivolta al vivaismo con la messa a punto di tecniche di moltiplicazione per il risanamento da patogeni e per assicurare una produzione commerciale geneticamente stabile.
Infine, numerose ricerche hanno riguardato le tecnologie post-raccolta e il marketing con caratterizzazione della qualita' nutrizionale del prodotto e la messa a punto di appropriati processi di condizionamento, trasformazione e confezionamento.

Pietro Tibaldeschi