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Larve nel piatto, etichetta sconsiglia uso under 18

Ok da barrette a zuppe. Crea, è precauzione per effetti allergie

Biscotti, zuppe, pasta, pane, ma anche carne e cioccolata con larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus) congelate, in pasta e essiccate, quarto insetto approvato nel regolamento europeo pubblicato o il 18 gennaio 2023 nella Gazzetta Ufficiale.

Una ventina le categorie alimentari che potranno avere questo ingrediente, il cui consumo però non è consigliabile ai minori di 18 anni. A specificarlo nero su bianco è il parere scientifico dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, riportato nel regolamento Ue “gli integratori alimentari contenenti larve di Alphitobius diaperinus in polvere non dovrebbero essere assunti da persone di età inferiore a 18 anni ed è pertanto opportuno prevedere un requisito in materia di etichettatura al fine di informare adeguatamente i consumatori al riguardo”.

E le controindicazioni alle larve non finiscono qua, perchè sempre l’Efsa ha rilevato che il consumo può causare reazioni nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Pertanto, il regolamento stabilisce requisiti specifici di etichettatura per quanto riguarda l’allergenicità. A spiegara all’ANSA il parere scientifico dell’Efsa è il Crea. “Per i giovani negli alimenti nuovi vale innanzitutto il principio di precauzione – spiega la nutrizionisa ricercatrice Laura Rossi – per quanto riguarda l’allergenicità i ragazzi possono essere maggiormente soggetti a queste problematiche magari ancora senza saperlo”.

A regolare quantità e forme di farina di larva da utlizzare in 100 grammi di prodotto è una tabella riportata del regolamento: si va da un massimo di 25 grammi per le barrette ai cereali, ai 40 grammi dei alimenti sostitutivi della carne. Per i panini, ad esempio, l’uso consentito non può superare i 20 grammi, per i cereali trasformati e da prima colazione 10 grammi; sale a 15 grammi per il porridge, a 28 grammi per i prodotti a base di pasta farcita. E ancora per le patatine fritte i grammi sono 10, come anche per cracker e grissini e per i prodotti lattiero-caseari e 5 grammi per quelli a base di cioccolato. L’autorizzazione alle larve segna un percorso iniziato dalla fine del 2021, con l’ok prima alle larve gialle della farina, poi alla locusta migratoria e da ultimo ai grilli, tutti in forma congelata, essiccata o in polvere. E altre otto domande sono in lista d’attesa.

Un nouvel food che divide, con i 54% degli italiani che secondo un’indagine della Coldiretti è contrario. Ma gli esperti invitano a non demonizzare, insistendo sulle qualità nutrizionali in termini di proteine, ma anche antiossidanti e spiegano che a fronte di un fabbisogno crescente specie di proteine sono una fonte sostitutiva importante. “Occorre distinguere il gusto dall’impatto sulla salute – sottolinea il professor Andrea Ghiselli, past president della Società italiana di Scienze dell’Alimentazione (Sisa) – dovremmo capovolgere l’approccio, trasformandolo la repulsione in curiosità prudente, perché non abbiamo una storia di consumo di questi alimenti”. Come rileva ancora l’esperto “non sono un’imposizione, possiamo scegliere di non consumarli. Di certo, abbiamo bisogno di fornire proteine ed energia a una popolazione che nel 2050 raggiungerà i 10 miliardi persone e dobbiamo trovare alternative che non eliminano altre proteine ma si uniscano”.