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L’aceto balsamico di Modena acquisito dagli inglesi

Acetum, azienda leader nella produzione e distribuzione del prodotto Igp, viene acquistata da Associated British Food, che in Italia è già presente con alcuni marchi, il più importante è Twinings. Nel primo semestre di quest'anno (dati Kpmg) ci sono state già 132 acquisizioni di aziende italiane dall'estero per un controvalore di 9,7 miliardi di euro. Mentre la "spesa" italiana all'estero vale un terzo, con solo 75 acquisizioni

In Italia è conosciuta soprattutto per la distribuzione del té Twinings, ma adesso la Associated British Food è diventata proprietaria anche di Acetum, azienda leader nella produzione e nella distribuzione dell'aceto balsamico di Modena. A cedere l'azienda al gruppo internazionale britannico, che vanta un fatturato di 13,4 miliardi di sterline e 130.000 dipendenti in 50 Paesi diversi, il fondo Clessidra, che nel 2015 aveva acquisito l'80% di Acetum. La quota rimanente era rimasta ai due soci fondatori, Cesare Mazzetti e Marco Bombarda, che rimarranno in azienda rispettivamente come presidente e direttore business. L'operazione, spiega Clessidra, è soggetta all'autorizzazione delle autorità Antitrust competenti.

La produzione rimane in Italia, dal momento che l'aceto balsamico di Modena è un prodotto che ha ottenuto dall'Unione Europea l'Indicazione Geografica protetta. La proprietà no, nonostante la guida rimanga in mano ai fondatori dell'azienda. E' dunque l'ennesimo prodotto rinomato dell'agroalimentare che va nelle mani di un'azienda estera: tra i casi più noti, del settore agroaimentare, quello della francese Lactalis che ha acquistato la Parmalat e i marchi Galbani e Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Président; la Nestlé è proprietaria di Buitoni e Sanpellegrino, Perugina, Motta, l’Antica Gelateria del Corso e la Valle degli Orti; i sudafricani di SabMiller hanno acquisito la Peroni; i turchi Toksoz hanno acquistato i cioccolatini Pernigotti.

Per George Weston, chief executive di Associated British Foods, "questa è un'occasione meravigliosa per diventare i custodi di un prodotto italiano con grande reputazione" e di promuovere "progetti di crescita ambiziosi in tutto il mondo". E Mazzetti rassicura: si tratta di "una conferma della grande attrattività delle aziende dotate di IGP nei confronti di gruppi internazionali" come ABF, una holding "che ha capacità di sviluppare imprese familiari e con cui non vedo l'ora di lavorare insieme in futuro". Mentre Matteo Ricatti, managing directo di Clessidra, assicura che "questa acquisizione da parte di Abf inaugura una nuova era per l'azienda".

Abf in Italia è presente, oltre che con Twinings, anche con la catena d'abbigliamento Primark e la panetteria AB Mauri Italy. Acetum ha già un suo ampio spessore internazionale: nel 2016 ha realizzato vendite per 103 milioni di euro in oltre 60 Paesi. Oltre all'aceto balsamico produce e vende anche glasse balsamiche e altri condimenti.

D'altra parte le acquisizioni delle nostre aziende da parte di società estere non si limitano ovviament all'agroalimentare. A pubblicare periodicamente un censimento di fusioni e acquisizioni è la società di consulenza Kpmg: nei primi sei mesi di quest'anno, si legge nell'ultimo report, sono state registrate 132 operazioni "in ingresso" (cioè di acquisizioni di aziende italiane) per un controvalore di circa 9,7 miliardi di euro, in crescita di 3 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nella top ten primeggiano naturalmente settori diversi dal foot: al primo posto in particolare c'è la cessione da parte di Unicredit delle partecipazioni in Bank Pekao alla polacca Powszechny Zaklad Ubezpieczen e di Pioneer Investments alla francese Amundi. Le due operazioni valgono 5,9 miliardi di euro.

Invece il filone delle operazioni Italia su estero si presenta molto più modesto nello stesso periodo: solo 75 operazioni per un totale di quasi tre miliardi di euro. La più importante è l'acquisizione della brasiliana Celg Distribuiçao nell'ambito del programma di sviluppo del gruppo Enel in Sudamerica, un'operazione del valore di 665 milioni di euro.

Fonte: Repubblica