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La “Vastedda del Belice” in attesa della Dop

L'assessorato alle Risorse agricole e forestali della Regione siciliana ha avviato la fase conclusiva della procedura per il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta per la vastedda del Belice.
La domanda per il riconoscimento della denominazione e' stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Entro sei mesi, se non verra' presentata opposizione dagli altri Stati membri, la nuova Dop sara' iscritta ufficialmente nel registro delle denominazioni delle Dop e Igp dell'Unione europea ufficiale dell'Unione europea. La Vastedda della valle del Beli'ce e' un formaggio di pecora a pasta filata che va consumato fresco, ottenuto con latte ovino intero, crudo, ad acidita' naturale di fermentazione, di pecore di razza Valle del Belice. La zona geografica di allevamento degli ovini, di produzione del latte, di trasformazione e di condizionamento del formaggio e' compresa in alcuni comuni della provincia di Agrigento (Caltabellotta, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Beli'ce e Sciacca), Trapani (Calatafimi, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa e Vita) e Palermo (Contessa Entell ina e Bisacquino limitatamente alla frazione San Biagio). "Il riconoscimento della qualifica Dop alla Vastedda del Belice rappresentera' un giusto premio alla nostra tradizione contadina. Il paniere agroalimentare della Sicilia si potra' arricchire di una certificazione in piu' che accrescera' il gia' ricco carnet delle nostre eccellenze". Lo afferma l'assessore regionale alle risorse agricole Titti Bufardeci, che auspica l'ok di Bruxelles per il riconoscimento Dop del prodotto lattiero caseario del Belice.

Fonte: Agi