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In Trentino tutto fa sperare in un’ottima vendemmia

Per il Trentino i presupposti per una vendemmia eccellente esistono e fanno ben sperare in un’annata giusta nella quantità e ottima nella qualità.
Le quantità di tutte le varietà soddisferanno le potenzialità di tutte le DOC e le IGT della nostra Provincia, con una diminuzione della quantità totale raccolta di circa il 10 – 12 % rispetto allo scorso anno, soprattutto per le varietà a bacca bianca come Chardonnay e Pinot grigio. Probabilmente il calo di produzione per le varietà a frutto rosso, rispetto allo scorso anno, sarà più contenuto (8 – 10 %).
Il tempo, dal punto di vista climatico, sta facendo maturare regolarmente le bacche e gli enologi avranno la possibilità di organizzare la vendemmia con calma e con la massima precisione, data la evidente scalarità di maturazione delle uve che si trovano in zone con altitudini ed esposizioni diverse.
Le uve presentano mediamente uno stato sanitario ottimo, nonostante quest’anno ci sia stata una forte pressione di oidio.
Le condizioni climatiche favorevoli, hanno reso meno problematica la difesa contro la Peronospora, permettendo di intervenire con un numero limitato di trattamenti.
Anche la botrite, per ora, non desta particolari preoccupazioni, nemmeno sulle varietà a grappolo compatto: merito, soprattutto, della grande professionalità dei viticoltori nell’attuare le pratiche colturali (scacchiatura, sfogliatura, diradamento dei grappoli e taglio dei grappoli) e dell’utilizzo della tecnica della confusione sessuale contro la tignola e la tignoletta, che da alcuni anni è utilizzata in tutti i vigneti della Provincia.
L’inizio della vendemmia è previsto per la prossima settimana (29 agosto/4 settembre) partendo con le uve Chardonnay per la base spumante delle zone più precoci (pedecollinari), mentre le uve a bacca bianca per i vini tranquilli (Chardonnay e Pinot grigio) verranno raccolte, probabilmente, dopo la prima settimana di settembre, iniziando nelle zone di fondovalle.
Rispetto allo scorso anno, si registrano alcuni giorni di anticipo dello stato di maturazione delle bacche (invaiatura), ma l’abbassamento delle temperature medie (sia le minime che le massime) di quest’ultima settimana potrebbe far coincidere le date della vendemmia con quelle del calendario 2004.
Sicuramente l’elemento climatico che avvalora questa annata è la forte escursione termica registrata sin dall’inizio di luglio e che si accentua proprio in questo periodo,con ripercussioni positive sulla tenuta dell’acidità dei mosti, aspetto ottimale per le basi spumante che si prevedono di qualità molto elevata. L’accentuata escursione termica delle ultime settimane favorisce le condizioni ideali per la maturità fenolica (sintesi di antociani) e l’accumulo di precursori aromatici nell’uva (terpeni) con grande aspettativa per le varietà aromatiche Mùller Thurgau in particolare.
Dal punto di vista climatico questa annata viticola è trascorsa con un inverno freddo e secco, a cui hanno fatto seguito i mesi di aprile, maggio e giugno meno piovosi del 2004, ma con precipitazioni meglio distribuite.
La stagione asciutta con qualche accenno di siccità, nella fase successiva all’allegagione si è tradotta in un minor accrescimento degli acini con indubbi risvolti positivi per la sensibilità ai marciumi e un migliore rapporto fra la parte solida e la frazione liquida dei mosti.
Le temperature di aprile sono state nella media (periodo 1983-1995) o poco superiori, mentre a maggio si sono avute temperature quasi estive.
A giugno i valori di temperatura sono stati prevalentemente superiori alla media.

Comunicato stampa
Istituto Agrario di San Michele a/A
dott.ssa Silvia Ceschini