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I “Maccheroncini di Campofilone”: beato chi li conosce!

Sono un'eccellenza alimentare tutta italiana! Diffusi anche presso la Grande distribuzione, sono una vera e propria tentazione per la sua delicetezza, per l'impasto di un color giallo oro e per quell'aspetto del "fatti a mano" come un tempo. Vera e propria golosità della tavola, i "Maccheroncini di Campofilone" (Marche) hanno dal novembre 2013 conquistato a livello europeo l'Indicazione geografica protetta (Igp) per l'Italia, che ora può essere tutelata contro imitazioni e falsi.

Un po' di storia.

La notorietà internazionale di Campofilone è legata alla tradizione dei Maccheroncini, piatto che già in una corrispondenza dell'abbazia di Campofilone del 1400, veniva definito come “Maccheroncini fini fini”. La ricetta secolare è stata tramandata inalterata, da madre in figlia: l'impasto preparato con le migliori farine di grano tenero e uova, senza l'aggiunta di acqua, viene steso in sottili sfoglie, arrotolato e tagliato in fili sottilissimi con grande maestria dalle massaie e disposti ordinatamente ad asciugare su fogli di carta.
La lavorazione effettuata interamente a mano, è una pratica che torna con la stessa resa nelle produzioni delle nostre aziende artigiane.
Secondo la ricetta tradizionale i maccheroncini sono conditi con ragù di carne, ma sono comunque ottimi da degustare accompagnati da altre salse o semplicemente con olio extravergine di oliva ed una spolverata di parmigiano
Il 31 maggio 2008 è nata l'associazione produttori dei Maccheroncini di Campofilone con lo scopo di incrementare la politica della qualità totale a favore del consumatore e di salvaguardare la tipicità e le caratteristiche peculiari del prodotto.

…e la ricetta tipica:

Si condiscono per tradizione con carni miste e rigaglie di pollo

Ingredienti per 4:
maccheroncini di Campofilone g 450 pomodori pelati g 200
cipolla g 100
rigaglie di pollo g 80
carne trita di vitello g 80
carne trita di maiale g 80
carota g 50
2 pezzetti di osso di manzo per il midollo
1 gambo di sedano
noce moscata e chiodi di garofano pecorino grattugiato
vino bianco secco
olio extravergine di oliva
sale

Tritate finemente sedano, carota e cipolla e rosolateli in 3-4 cucchiai di olio.
Estraete il midollo dalle ossa fino a ottenerne 2 cucchiai.
Aggiungete al soffritto le carni trite, le rigaglie tritate e il midollo.
Quando la carne comincia a cambiare colore, profumate con una grattata di noce moscata e un chiodo di garofano, poi sfumate con una spruzzata di vino bianco.
Aggiungete anche i pelati, spappolati con le mani, 2 mestoli di acqua, aggiustate di sale e fate cuocere dolcemente per circa 1 ora e 30', verificando che non si asciughi troppo.
Cuocete i maccheroncini in acqua bollente salata, scolateli e conditeli con il ragù.
Ogni commensale, poi, si servirà a piacere del pecorino grattugiato.
Lo chef dice che: chi vuole impastare i maccheroncini in casa deve miscelare 1 uovo per ogni g 100 di farina con un pizzico di sale.
Ottenuto un amalgama liscio ed elastico, si stende con il matterello in una sfoglia sottilissima.
Ripiegata su se stessa, si taglia con un coltello ben affilato in fili sottili.