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Oggi Giornata mondiale del latte

E voi che latte bevete?

Sono cambiati i tempi e si è ampliata l’offerta del latte. Si è passati dal tradizionale “latte di vacca” ad una miriade di prodotti cosiddetti innovativi che sono piuttosto dei surrogati di questo esclusivo alimento, necessario per la crescita sin dalla prima infanzia per le sue proprietà salutistiche .

Oltre alle conosciute varietà di latte: mucca, asina, pecora, capra e bufala si trovano in commercio le cosiddette “bevande vegetali” (avena, soia, mandorle ecc. ecc; queste nuove proposte stanno raccogliendo consensi e cerchiamo di capirne il perché.

Una delle prime ragioni è l’intolleranza riscontrata nei latti animali per il lattosio* (che è uno zucchero) e per la caseina* (che è una proteina).


Caseina e lattosio sono diversi nella loro composizione e nel modo in cui vengono elaborati dall’organismo. La caseina è una proteina che costituisce circa l’80% delle proteine del latte, mentre il lattosio è uno zucchero complesso composto da due zuccheri semplici: glucosio e galattosio.

La loro intolleranza dipende da una carenza di enzimi digestivi specifici. Nella caseina, l’organismo produce una risposta immunitaria avversa a questa proteina, mentre nell’intolleranza al lattosio, il corpo non produce a sufficienza l’enzima lattasi, essenziale per la sua digestione.

Le cause possono derivare anche da fattori genetici, in cui l’ereditarietà gioca un ruolo significativo e, in generale, le popolazioni che hanno tradizionalmente consumato latticini sviluppano una maggiore tolleranza al lattosio nel corso del tempo.

L’intolleranza alla caseina può manifestarsi con sintomi gastrointestinali, come gonfiore, crampi addominali, diarrea e costipazione, ed è importante notare come può anche influenzare altri sistemi del corpo: mal di testa, stanchezza cronica, disturbi cutanei come eczema o acne, e disturbi del sonno

L’intolleranza al lattosio si verifica invece quando il lattosio non digerito raggiunge il colon, dove i batteri lo fermentano, causando sintomi gastrointestinali.

Questo World Milk Day, festeggiato ogni anno il 1° Giugno e giunto in questo anno 2024 al 23° anno è stato voluto dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) per continuare ad attirare l’attenzione sulle qualità a livello nutrizionale.

L’Italia ad oggi è al quarto posto come produttore di latte a livello europeo, quindi nel nostro Paese questo giorno ha un valore abbastanza significativo . Non si celebra solo il latte come bevanda, ma anche i prodotti che possono essere ricavati da esso. Abbiamo regioni famose per la loro mozzarella, come ad esempio la Regione Campania e le sue mozzarelle di bufala. Ma questo è solo uno degli esempi, se pensiamo al Parmigiano Reggiano e al valore prezioso che questo ha nel mondo e ai tanti formaggi, yogurt, ricotta, creme di formaggio e svariati prodotti caseari che ogni giorno vengono prodotti e consumati.

Libertà di scelta dunque imparando però a riconoscere quello che fa maggiormente bene al nostro corpo.

Danila Orsii

Lattosio* – l lattosio è uno zucchero, o carboidrato, composto da due monosaccaridi, il glucosio e il galattosio, e si trova con concentrazioni variabili nel latte e nei suoi derivati, essendo prodotto dalla ghiandola mammaria dei mammiferi. Circa il 98% degli zuccheri presenti nel latte è costituito proprio dal lattosio.

Caseina* – La caseina è la principale proteina del latte. Costituisce l’80% delle proteine che sono presenti nel latte di mucca, capra, pecora e bufala, in cui si trova legata ad altre molecole.