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Emergency punta “Diritto al cuore”

Prenderà il via il 3 febbraio e durerà fino al 6 marzo, la campagna Diritto al Cuore che Emergency lancia per far conoscere un suo importante progetto umanitario: la realizzazione a Khartoum (Sudan) di un grande ospedale regionale, un Centro di Cardiochirurgia di alto
livello medico scientifico.
Per tutta la durata della campagna sarà attivo il numero telefonico 48587 raggiungibile da tutti gli utenti di rete mobile: Tim, Vodafone, Wind e 3, ma anche dagli utenti di rete fissa Telecom Italia.
Inviando un Sms a questo numero si donerà a Emergency 1 euro (Iva esclusa).
Il ricavato sarà impiegato nella realizzazione del Centro di Cardiochirurgia Salam (vuol dire Pace in lingua araba) in fase di realizzazione a Khartoum.
Nel nuovo ospedale di Emergency saranno curati gratuitamente i pazienti sudanesi e quelli provenienti dai nove Paesi confinanti: Eritrea, Etiopia, Kenya, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centro Africana, Ciad, Libia, Egitto. Dieci Paesi che si estendono su un'area di 11,5 milioni di kmq (più di tre volte l'Europa) con una popolazione di oltre 300 milioni di abitanti.
Alla definizione del progetto hanno collaborato alcuni noti cardiochirughi italiani. Nel Centro Chirurgico di Khartoum saranno praticati tutti gli interventi di cardiochirurgia a cuore aperto su pazienti adulti e pediatrici, esclusi (almeno per ora) i trapianti di cuore.
Accordi per la realizzazione dell'ospedale e degli ambulatori periferici sono già stati sottoscritti con il Governo del Sudan e avviati con i Governi di Libia, Ciad, Repubblica Centroafricana e Repubblica Democratica del Congo. Entro Marzo 2006 saranno definiti gli accordi con gli altri cinque Paesi.
Oltre che dalle migliaia di sostenitori di Emergency, che finanziano con le loro donazioni le iniziative umanitarie dell'associazione, il progetto sarà sostenuto finanziariamente anche da Monte dei Paschi di Siena, Provincia di Venezia, Regione Toscana, Telecom Italia e dagli altri donatori che vorranno assumere questo impegno.

Fonte: Vita.it