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Controlli nel Sud del Salento a tutela della salute pubblica

Largo raggio dei carabinieri della compagnia di Gallipoli a tutela della salute pubblica. In due giorni controlli a tappeto in 51 esercizi commerciali, oltre 400 chili i prodotti sequestrati e 37mila euro di sanzioni.

La complessa attività dei militari di Gallipoli si è conclusa nella serata di ieri e ha interessato tutto il territorio di competenza della compagnia, con l'impegno coordinato delle stazioni di Gallipoli, Nardò, Galatina, Sannicola, Galatone, Alezio e Neviano, e con l'ausilio del personale dell'A.s.l. dipartimento di prevenzione – area sud, di Maglie, Gallipoli, Galatina e con l'unità operativa di Nardò (servizio veterinario area b).

A finire sotto la lente d'ingrandimento dell'attività a largo raggio a contrasto dei reati riguardanti la salute pubblica e le truffe agroalimentari 14 supermercati (anche appartenenti ad importanti catene), 9 pescherie , 14 macellerie, 2 caseifici, 8 bar e 6 circoli privati.

Dai controlli sono emerse svariate violazioni e, in alcuni casi, anche gravi carenze igienico sanitarie. In particolare si passa da condizioni strutturali di alcuni locali non idonee, all'omessa presenza di etichettatura che indichi la provenienza della merce messa in vendita; dall'omessa indicazione al pubblico del turno di chiusura settimanale mediante l'apposizione di un cartello, all'ampliamento di locali commerciali senza prescritta autorizzazione, per non parlare poi della scarsa o pessima igiene generale riscontrata per le attrezzature utilizzate nelle cucine o negli ambienti di lavoro.

Tra le violazioni anche quelle riguardanti lo smaltimento dei rifiuti speciali del tipo ossa, carnicci e grassi, e quelle riguardanti la conservazione dei prodotti. Proprio per aver esposto alla vendita prodotti invasi da muffe è scattata la denuncia per un commerciante; il rivenditore in questione è stato deferito in stato di libertà anche perché nel suo supermercato i militari hanno trovato 110 chili di gpl, invece dei 75 chili consentiti per legge.

Non basta. In un altro supermercato, infatti, i carabinieri hanno sottoposto a sequestro cautelativo circa 350 chilogrammi di pane raffermo e grattugiato, che saranno distrutti nei prossimi giorni. Il sequestro è scattato per le pessime condizioni igienico sanitarie nelle quali è stato trovato il deposito dove veniva conservato questo pane che, rimasto invenduto, veniva poi grattugiato e messo in vendita. Al momento è in atto l’iter per provvedere alla chiusura del magazzino.

Ancora, in un supermercato di una nota catena a Nardò, i militari hanno rinvenuto, sul banco frigo, confezioni di prodotti scaduti e sono, inoltre, tuttora in corso accertamenti finalizzati a verificare il possesso delle autorizzazioni di alcuni depositi ricavati nei seminterrati di alcuni grandi supermercati ispezionati.

In un altro supermercato, sempre a Nardò, i carabinieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo 70,600 chili di carni bovine, suine, avicole e di coniglio tagliate in pezzi, perché prive di qualsiasi documentazione che ne attestasse la tracciabilità, e 90 grammi di pancetta arrotolata preconfezionata, invasa dalle muffe; ancora 400 grammi di formaggi messi in vendita già scaduti. Il risultato dei controlli a largo raggio è di ben 37 mila euro di contravvenzioni elevate a 16 esercizi commerciali; per i titolari, inoltre, l'imposizione delle prescrizioni stabilite per legge. Secondo la normativa vigente, infatti, per l’eliminazione delle varie carenze igienico sanitarie, viene concesso un arco di tempo da 30 a 60 giorni, trascorso il quale gli organi accertatori dell'A.s.l. provvederanno ad effettuare apposite e nuove verifiche per accertare che tutto sia a posto.

In seguito ai controlli anche la proposta di chiusura di un circolo per la presenza, tra i soci, di molti soggetti già gravati da precedenti di polizia.

Fonte: Ilpaesenuovo.it