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Antibiotici negli alimenti: li scova il laboratorio mobile

Food drug free‘ creata da aziende e centri di ricerca

Italia – Febbraio 2023 – Può individuare tracce anche minime di antibiotici negli alimenti fermando quelli contaminati prima che entrino nella filiera produttiva. Si chiama Food-drug-free ed è una piattaforma wireless miniaturizzata portatile messa a punto da un’azienda piemontese, la Informatica System, nata a Vicoforte Mondovì (Cuneo) e con sedi a Cuneo e Torino. Il prototipo è stato realizzato, con un investimento di 6 milioni di euro, nell’ambito di un progetto legato al bando ‘Bioeconomia’ lanciato dalla Regione Piemonte con fondi europei.

Food-drug-free è stata testata per cercare residui di farmaci all’origine nel latte, nelle uova e nel miele, ma il suo campo di azione potrà essere allargato nella ricerca di altri ‘ospiti indesiderati’ negli alimenti, come le micotossine. Un dispositivo portatile e automatizzato che – hanno confermato i test – è stato in grado di scoprire antibiotici, anche in livelli borderline, già al momento del ritiro del latte alla stalla, delle uova e del miele direttamente negli allevamenti e nell’aziende apistiche, senza quindi affidare i controlli alla lunga e costosa trafila nei laboratori. Nella progettazione sono stati coinvolti partner pubblici ed aziende private: per la ricerca il Politecnico di Torino, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, la Fondazione Bruno Kessler di Trento; per l’industria Cemas Elettra, Chemsafe, DGS, Eltek, Sky Technology. Coinvolti, infine, gli end-user (utilizzatori finali), tre eccellenze dell’enogastronomia Beppino Occelli Formaggi, l’impresa dolciaria Sebaste e il pastificio Michelis.

Sono state impiegate 13 persone, assunte con contratto di Alta Formazione. “La sicurezza alimentare è certamente il focus e l’obiettivo ultimo della ricerca anche perché si teme che la resistenza delle infezioni agli antibiotici possa diventare la prima causa di morte entro il 2050 – spiega Umberto Bena, responsabile del progetto – Ma c’è un altro aspetto: individuare la presenza di molecole farmacologicamente attive nei prodotti prima di immetterli nella filiera consente al produttore di prevenire sprechi produttivi, rispondendo a una logica di sostenibilità sia economica sia ambientale”.

Il laboratorio portatile fornisce “l’esito in una quindicina di minuti, a un costo basso, 5-10 euro per ogni misurazione. La piattaforma, essendo miniaturizzata, può essere trasportata agevolmente, può essere impiegata sul campo da operatori formati ad hoc per gestire il processo, in gran parte automatizzato””, spiega ancora Bena.

La fase di progetto, sviluppo e test è durata 42 mesi, più dei 30 preventivati a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid; ora Food-drug-free è entrato nella fase di ingegnerizzazione, con l’obiettivo di iniziarne la produzione a fine 2023, dopo la costituzione di una nuova start up.

Fonte: Ansa.it/europa