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Anche a Torino nasce il ristorante solidale

L'iniziativa è di Just Eat, il colosso delle consegne di cibo a domicilio presente in Italia dal 2011. Il primo esperimento è stato a Milano

Just Eat, la piattaforma leder nella consegna a domicilio riunisce una serie di ristoranti che scelgono di ridistribuire le eccedenze alimentari e trasformare gli avanzi in pietanze per le comunità disagiate.
Dopo quello di Milano (la prima consegna nel febbraio scorso), anche a Torino arriva il ristorante solidale, il primo progetto di food delivery solidale, nato per sensibilizzare e contribuire a ridurre il fenomeno dello spreco alimentare, attraverso le donazioni dei ristoranti e la consegna a domicilio a nuclei di persone bisognose.
L’iniziativa nasce in collaborazione con undici ristorante partner di Just Eat, il supporto logistico di Ponyzero, della Caritas Diocesana e il patrocinio della città di Torino.

«Sono molto orgoglioso di annunciare l’arrivo di ristorante solidale nella città di Torino – dichiara Daniele Contini, country manager di Just Eat in Italia – un progetto a cui teniamo molto e su cui abbiamo iniziato a lavorare quasi un anno fa con l’obiettivo di agire responsabilmente, mettendo il nostro core business a disposizione della comunità.
I protagonisti del progetto sono soprattutto i nostri ristoranti che ci supportano nella preparazione delle porzioni da consegnare e insieme a loro vogliamo valorizzare il ruolo del cibo nella vita delle persone, rendendo i singoli maggiormente consapevoli della sua importanza.
I risultati raggiunti in questi nove mesi nella città di Milano con 900 pasti caldi consegnati in 386 consegne solidali, aiutando ogni volta circa 60 persone di quattro comunità, ci permettono di guardare con ottimismo al futuro del progetto e alla sua diffusione».
Con ristorante solidale, dunque, Just Eat mette in comunicazione chi prepara il cibo con chi ne ha più bisogno. Da un’indagine realizzata da Just Eat, infatti, emerge infatti che l’83% dei ristoranti produce un surplus di cibo (26% più di una volta alla settimana e il 50% una volta alla settimana), un trend negativo che evidenzia la necessità di sviluppare azioni concrete per gestire la problematica.

Valentina Sorci
Bimag news