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Albareto: cuore del fungo porcino

Si rinnova la Fiera del Fungo Porcino Igp di Albareto che, in questo 2006, si tiene dal 7 al 10 settembre.
Si tratta della più importante manifestazione nazionale dedicata all’imperdibile micetodell’Appennino Parmense.
“Porcino o boleto, il fungo è di Albareto”; potrebbe essere lo slogan
dell’undicesima edizione della Fiera del Fungo Porcino, che si terrà, com’è
nelle attese dei buongustai d’Italia, nello straordinario comprensorio
appenninico parmense. Considerata la più
importante manifestazione dedicata a questo prezioso prodotto del
sottobosco, con oltre 3.500 mq coperti e più di 150 volontari impiegati
nell’allestimento e nei servizi, la Fiera di Albareto, paese vicino a
Borgotaro e a Pontremoli, gli altri due detentori della Igp per il porcino
(l’Indicazione geografica protetta concessa al fungo borgotarese, si basa
sulla documentazione acquisita ad Albareto, dicono qui, con orgoglio misto a una legittima notarella polemica), è ricca, come ogni anno di eventi.
Al seguito dell’amatissimo porcino, si celebrano, infatti, anche tutte le altre
squisitezze prodotte dalle aziende artigianali della zona e di quelle
limitrofe: funghi e pomodori secchi e sott’olio, pinoli, acciughe,
culatelli, salumi e vini, castagne, olio, paste alimentari fresche e secche,
persino il mitico agnello di Zeri e i tartufi (celebre il gemellaggio,
curioso anche per l’assonanza, tra Albareto e Alba, la patria del
profumatissimo fungo ipogeo). Ma la Fiera è anche occasione più unica che
rara per una full immersion nelle delizie in cui le abilissime mani dei
cuochi di Albareto trasformano il rosso porcino. Ristoranti, locande e vari
punti di ristoro allestiti negli ambienti fieristici, sforneranno piatti che le esigenze del palato suggeriranno, tant’è vero che il comitato organizzatore di Albareto sollecita i visitatori della Fiera e del sito internet a proporre le loro ricette.
Alla grande tradizione locale,
comunque, appartengono piatti, straordinari nella loro semplicità, alcuni dei quali citati da oltre tre secoli (dal ‘700 a oggi, passando per il 1993, anno dell’ottenimento della Igp).
Dal classico risotto ai maccheroni e alle tagliatelle, dalle zuppe alle torte e ai bignè, dal carpaccio e dalle
cappelle grigliate ai fritti e, poiché da queste parti dal porco al porcino
il salto è immediato, anche le scaloppine e lo spezzatino ai funghi. Insomma tutto quello che avreste voluto assaggiare e che ora potete chiedere. Il
divertimento rappresentato dalla musica, dai cori, dagli interventi dei
corpi bandistici e dalle sorprese che variano di anno in anno e che
coinvolgono anche i visitatori più piccoli, si intreccia con la cultura
della montagna e dei campi, così che le mostre micologiche, le esposizioni
di macchinari agricoli (quanti giovanissimi hanno mai visto una
trebbiatrice?), i concorsi fotografici, i convegni, i premi dedicati
racconteranno la storia di queste valli. Favole antiche che anche un umile
porcino sa rendere affascinanti.

Per informazioni: Associazione Fiera del Fungo Porcino di Albareto
Via Provinciale 54
43051 Albareto (Parma)
Telefono . 0525/929449
Fax : 0525/929459

Comunicato stampa
Ella Studio di Carla Soffritti e C.
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