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Afghanistan, le donne non possono viaggiare da sole

L’ultimo dictat dei talebani imposto alle loro donne. La notizia è di qualche tempo fa, ma non ancora pubblicata su Euroricette. Da quando il governo talebano è tornato al potere ci siamo ripromessi di documentare i vari eventi riguardanti le donne in Afghanistan

Vietati i viaggi oltre le 45 miglia, circa 70 chilometri, alle donne non accompagnate da un uomo.  Il ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio ha pubblicato l’ennesima direttiva che limita la libertà femminile nel paese dopo il ritorno al potere dei Talebani lo scorso agosto

Niente scuola, niente sport, nessuna possibilità di apparire in film o tv. Ora anche il divieto di movimento. C’è una nuova restrizione per le donne in Afghanistan. I talebani impongono una nuova limitazione, questa volta di movimento: ci dovrà sempre essere con loro un uomo per gli spostamenti che superino i 70 chilometri.

La nuova norma è stata resa pubblica da un portavoce del Ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio: «Le donne non potranno allontanarsi oltre 45 miglia se non sono accompagnate da un membro della famiglia».

Questa è solo l’ultima delle restrizioni arrivate dal governo talebano tornato al potere lo scorso agosto. Per le donne è tornato il velo obbligatorio, per molte il burqa, e sono finite le libertà guadagnate in anni: dal diritto allo studio (classi separate dai maschi e non ripartite ovunque) a quello al lavoro. Non possono fare sport e, come a tutti, è loro vietata la musica. Solo poche settimane fa lo stesso ministero aveva fatto partire una direttiva per cui le televisioni dovevano eliminare le serie in cui appaiono donne e obbligare a essere coperte con il velo le giornaliste che vanno in onda.

L’ennesima raccomandazione del ministero arriva insieme all’annuncio dell’avvio del rilascio di passaporti in tre regioni del Paese, compresa quella della capitale. Per gli afghani è una speranza di fuga. Con la limitazione degli spostamenti per le donne però anche questa possibilità è solo parziale e sempre legata alla presenza di un uomo.

Il portavoce del ministero ha spiegato anche che le donne dovranno indossare l’hijab, il velo, su qualsiasi mezzo di trasporto. Per tutti è vietato ascoltare musica in macchina. Per ora non sembra aver sortito effetto la condizione del rispetto dei diritti delle donne per avere aiuti internazionali, necessari in un paese allo stremo, in cui si muore di fame.

Fonte: Vanityfair