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A Torino presentazione del volume
“Piemonte…La signora del vino”

Martedì 20 dicembre alle ore 17.00, presso Palazzo Barolo in Via delle Orfane, 7 (nelle vicinanze di Piazza Savoia) a Torino, si terrà la presentazione del volume Piemonte… La signora del vino, il quarto volume della collana “I grandi vini d’Italia” con la quale l’autore, Andrea Zanfi, da anni sta tracciando un profilo non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma anche di quei vignaioli che, con le loro scelte aziendali, hanno saputo porsi all’attenzione nazionale e internazionale.
Quindi una nuova perla che si va ad aggiungere al prestigioso “filo” della collana editoriale che sempre più sta riscuotendo plausi e consensi riuscendo a coniugare l’immagine del mondo vitivinicolo italiano di questo inizio secolo con gli aspetti paesaggistici e ambientali che caratterizzano e differenziano ogni singola area produttiva.
Per l’autore indubbiamente il Piemonte è un punto d’arrivo molto importante e significativo, a cui è arrivato gradatamente; si è avventurato nell’Astigiano, nel Gavi, nelle Langhe, si è spinto nel Gattinara, nel Canavese o sulle colline Tortonesi con quella sensibilità che quel mondo “contadino” richiede.
Nel volume sono racchiuse 73 aziende e sono raccontati, nello stile che ormai caratterizza l’autore, i 73 personaggi che secondo lo stesso hanno fatto la storia non solo dell’enologia piemontese, ma anche di quella italiana e, con il tempo, ne sono divenuti ambasciatori nel mondo.
Un percorso definito da Zanfi “formativo”, che è stato effettuato in compagnia del fotografo Giò Martorana, le cui immagini sono ancora una volta il degno corollario a questo lavoro editoriale, e che lo ha condotto a vivere una esperienza umana e sensoriale unica, arrivando a scoprire che quel Piemonte tanto aristocratico quanto chiuso, dipinto da molti come diffidente e colmo di una cortesia tanto formale da sembrare un po’ falsa, si apriva poco per volta a grandi sorprese che affioravano man mano che il viaggio si prolungava nel tempo, soprattutto durante le infinite e lunghe degustazioni effettuate, con oltre 700 vini assaggiati, in quelle decine e decine di visite alle aziende, con oltre 100 cantine visitate, o nelle lunghe chiacchierate con i contadini, gli imprenditori e i grandissimi vignerons che sono il mosaico vitivinicolo di questa regione.
Momenti piacevoli che hanno indotto l’autore a delle riflessioni e a constatare che l’idea del Piemonte, più assimilabile a un gentiluomo burbero, austero e spigoloso che appartiene all’immaginario collettivo, fosse parziale e quanto mai limitante al cospetto di un territorio complesso e variegato che sa proporsi sotto una luce molto diversa.
Così la riservatezza di quella gente, abbinata alla dolcezza dei paesaggi e alla raffinata eleganza dei vini, oltre alla sensualità di una grande gastronomia, hanno indotto l’autore a definire questo Piemonte del vino una nobile e bella “Signora” che, incurante del tempo e delle mode, ha mantenuto fede alle sue origini e alle sue tradizioni indossando sempre, con estrema eleganza, gioielli splendenti, come il Nebbiolo, il Moscato, la Barbera, il Timorasso o l’Erbaluce.

Carlo Cambi Editore
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