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A Busana, nel Reggiano nascerà il “Museo del sughero”

"E´ una storia quasi natalizia – spiega il presidente del Gal, Emiro Endrighi – che affonda le proprie origini all´inizio dell´Ottocento, dal fenomeno della "transumanza" ad opera di uomini del luogo che andavano a svernare con i loro greggi o a tagliare legna in Maremma, territorio ricco di alberi di sughero, e dove apprendevano le tecniche del taglio e della lavorazione del sughero. Il risultato è che ancor oggi nel cervarezzino (ma anche a Castelnovo Monti) esiste una significativa realtà artigianale di piccole aziende dedite alla lavorazione artigianale del sughero per la produzione di tappi di qualità".
Economia che fa rima con ambiente? "Sì, dato che le attività di trasformazione del sughero sono completamente ecologiche, in linea con i nostri obiettivi di qualità ambientale e con quelli del Parco Nazionale dell´Appennino Tosco Emiliano, di cui il territorio di Cervarezza fa parte. Oltre al significato economico e ambientale questa iniziativa spicca in maniera forte anche per i contenuti storici e culturali. Questo museo, infatti, sarà uno strumento per la promozione commerciale dei prodotti ottenuti e più in generale per la promozione del territorio, anche a fini turistici".
"Per divulgare la ´memoria´ di questa storica attività – dettaglia il sindaco di Buana Alessandro Govi – nel museo sarà ricostruita una ´bottega´ storica di lavorazione e produzione, con l´esposizione delle macchine e delle attrezzature di lavorazione, presentandone l´evoluzione storica. Sarà predisposto materiale informativo e realizzati diversi filmati multimediali che qui saranno proiettati. Inoltre, gli spazi museali avranno una funzione polivalente: ospiteranno un punto informativo per offrire ai visitatori elementi per la conoscenza e l´approfondimento della storia, dei beni storici, culturali ed ambientali di tutto in territorio dell´Alto Appennino Reggiano".
Il Comune di Busana, metterà a disposizione gli idonei locali che saranno accessibili, anche, ai portatori di disabilità. Il museo dovrà essere concluso entra il 30 luglio del prossimo anno. Intanto è ancora aperto (scadenza il 10 gennaio) il bando del Gal per favorire la qualificazione e la competitività delle aziende artigiane, con particolare riguardo alla certificazione di sistema e soprattutto di prodotto e per un miglior posizionamento tra i fornitori di tappi per vini di qualità. Per quest´ultimo bando, che prevede un contributo a fondo perduto per le aziende nella misura massima del 50% delle spese ammesse, sono impegnati complessivamente altri 70.000 euro. Fonte: Ufficio stampa
Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano