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La Puglia fa scuola al Vinitaly

Chiude la 47esima edizione del Vinitaly.

Tempo di conferme per una regione “organizzata” e capace di fare sistema.

Capacità di accoglienza, ricerca della qualità e rispetto per l'ambiente le chiavi di un successo che ormai è diventato un esempio da seguire.

Con l'edizione 2013 della fiera veronese che si è appena conclusa, la Puglia conferma i traguardi raggiunti negli ultimi anni e offre segnali positivi per il settore.

“Il vantaggio della Puglia è da ricercarsi nella cultura del lavoro – ha sottolineato durante la visita dal padiglione Puglia il presidente Nichi Vendola – È il valore aggiunto dei produttori vitivinicoli che, superando il naturale individualismo imprenditoriale, sono stati capaci di costruire filiere produttive in grado di dar vita a un sistema competitivo a livello internazionale”.

L'alto grado di eccellenza raggiunto dal vino pugliese si respira tra gli stand e nei volti dei produttori, gratificati e soddisfatti dalla buona affluenza di visitatori, di buyer internazionali e di stampa specializzata.

“Questi quattro giorni di fiera – ha sottolineato Fabrizio Nardoni assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia – hanno contribuito senza dubbio a delineare un ritratto aggiornato e davvero soddisfacente del comparto vitivinicolo pugliese. La fotografia che ne deriva è quella di un settore in salute, capace, attivo. Un settore, quello vitivinicolo, che contribuisce concretamente al sostegno di tutto il sistema regionale, con positive ricadute sul segmento turistico, economico e di immagine anche fuori dai confini”.

E che la Puglia sia ormai una realtà apprezzata a livello nazionale e internazionale, lo dimostra la notevole affluenza di esponenti della stampa specializzata del nostro Paese che attraverso i 118 incontri face to face organizzati dal Consorzio Movimento Turismo del Vino (Taste & Press) hanno prodotto un confronto utile tra le aziende e gli esperti del settore. Durante Taste & Buy 140 gli incontri tra i produttori e i 17 buyer provenienti da ogni parte del mondo: Francia, Germania, Olanda e Svezia tra i paesi europei, e fuori continente grande interesse e partecipazione da parte di Canada, Stati Uniti, Cile e Porto Rico, ma anche Cina, Giappone, Hong Kong, Singapore e Thailandia.

Notevole il volume di bottiglie aperte e calici degustati: le 118 cantine espositrici hanno utilizzato oltre 2000 etichette per un totale di 50mila bottiglie consumate e 500mila calici riempiti. Nell’Enoteca dei vini di Puglia sono state stappate dai sommelier dell’Ais Puglia, quasi 1000 bottiglie per un totale di 10mila calici degustati. 9 le degustazioni guidate dall'ONAV per un tale di 3000 assaggi a punteggio di valutazione qualitativa sui tre principali vitigni autoctoni di Puglia (Nero di Troia, Primitivo, Negroamaro). Nello stand la media degli incontri con gli operatori del settore è stata di circa 150 unità per singola azienda. Apprezzata anche la presenza delle Masserie didattiche che hanno raccontato e fatto degustare piatti semplici e genuini abbinati ai vini serviti in Enoteca. Durante la quattro giorni della fiera scaligera si sono svolti 16 laboratori con oltre 350 partecipanti, circa la metà stranieri, provenienti principalmente dagli Stati Uniti.

Confermata anche quest’anno la presenza degli eno-turisti, in questa edizione protagonisti gli incontri e seminari dedicati, come la presentazione della ricerca effettuata da docenti della Bocconi di Milano, proprio sull'accoglienza nelle aziende vitivinicole pugliesi.

Enoturisti protagonisti ancora nel desk informativo curato dall'Assessorato regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo e dall'Agenzia PugliaPromozione. Grande curiosità sul programma “Discovering Puglia” e sulla seconda edizione di “Open Days” iniziative finalizzate ad incrementare, anche fuori stagione, le visite sul territorio pugliese.

Infine, il Palazzo della Gran Guardia è stata la suggestiva location della serata di martedì per un brindisi conclusivo a base, ovviamente di grandi rosati pugliesi. Una gradevole anteprima per ricordare il Concorso Nazionale dei Vini Rosati d'Italia che si svolgerà nel mese di maggio (4- 5 a Bari, premiazione finale il 18 ad Otranto) in Puglia.