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Vola l’export del cioccolato piemontese

Il cioccolato, apprezzato elisir per il benessere e l’energia del corpo, pare faccia bene anche all’economia. Secondo un recente dossier curato dal Servizio studi e ricerche di Intesa San Paolo, nel secondo trimestre del 2014, le esportazioni legate al cioccolato piemontese hanno registrato un significativo +10,7 %, confermando il gradimento accordato a questa rinomata eccellenza italiana.

Una circostanza che ha indotto i produttori di praline, gianduiotti e cuneesi al rhum a valorizzare, sempre più in chiave internazionale, la qualità dei propri prodotti.

In molti hanno, così, accolto la sfida al mercato globale lanciata da Artimondo, lo shop on line de L’Artigiano in Fiera che consente agli artigiani della kermesse (a Fiera Milano, quest’anno, dal 29 novembre all’8 dicembre) di accedere a una vetrina internazionale concepita per raggiungere un ampio pubblico europeo e mondiale.

Nella nuova piattaforma di commercio elettronico, è possibile trovare il più autentico cioccolato artigianale piemontese. I maestri cioccolatieri di Artimondo, infatti, propongono alcune tra le principali eccellenze di cioccolato artigianale italiano.

Tra tutte le regioni produttrici di cioccolato e dolci tipici, è presente il Piemonte i cui artigiani propongono alcuni tra i cioccolatini più famosi ed apprezzati in tutta Italia ma anche nel mondo. Dal Bicerin alla Ganduja, dal Bacio ai Cuneesi, il meglio della tradizione artigianale piemontese dei maestri cioccolatieri e’ ora in mostra nella vetrina internazionale Artimondo, la piattaforma on line dell’artigiano in Fiera.

Ed e’ proprio il Bicerin, uno dei fiori all’occhiello della tradizione piemontese. Un liquore cremoso che i maître chocolatier producono tostando la nocciola delle Langhe, lavorata per ottenere una pasta scioglievole e delicata che arricchisce il gusto del cacao più pregiato. Ma dalla creatività dei gourmet hanno, poi, origine varie tipologie di cioccolatini che, ormai, fanno parte della tradizione italiana: su tutti il gianduiotto, la famosa barchetta di cioccolato alla nocciola nata nella seconda metà dell’Ottocento, in piena epoca napoleonica: in quel periodo alcuni maestri pasticceri, per far fronte alla riduzione delle quantità di cacao in Europa e al conseguente aumento dei costi, decisero di unire all’impasto la locale nocciola delle Langhe, dando vita alla celebre delizia.

Gianduja, ma non solo: dal cioccolato Bacio, nel quale le caratteristiche nocciole tritate vengono immerse nel cioccolato al profumo di vaniglia, ai boeri con il loro cuore tenero di ciliegia sotto spirito, la tradizione italiana esprime il meglio dell’industria dolciaria. Il gusto deciso dei cuneesi al rhum, che racchiudono sotto la croccante copertura di cioccolato fondente un ripieno di crema pasticcera aromatizzata, costituiscono, inoltre, una delle eccellenze più apprezzate. Insomma, città come Torino, Alba, Cuneo, Dronero e Verbania, dimostrano che l’industria dolciaria piemontese è in fermento: il buon cioccolato artigianale è pronto ad accogliere la sfida al mercato globale.