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Stop dell’India all’importazione di formaggi con caglio animale

L’India modifica le norme per l’importazione dei formaggi italiani nel suo territorio, basandosi sul certificato veterinario indispensabile per autorizzarne l’ingresso e se su questo vi è la dichiarazione che sono prodotti con caglio animale, ne bandisce l’ingresso. Lo stesso vale per i formaggi d’Europa. E’ questa la motivazione addotta da New Delhi. L’utilizzo del caglio animale e di conseguenza il suo consumo, è vietato nella dieta degli induisti poiché la loro religione lo proibisce. In realtà i formaggi italiani, in specie il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, entrambi a Denominazione di Origine Protetta (Dop), sono sempre stati colà esportati ed ammessi purché ne fosse dichiarato il componente in etichetta. Ora però da New Delhi avviene questo cambiamento , spiega il direttore di Assolatte Paolo Zanetti, che suppone che ciò in parte sia dovuto a scelte sempre più nazionalistiche portate avanti dal governo che danno più spazio alla religione, ed anche e si suppone, soprattutto, per sostenere le loro industrie di del settore caseario..

Questa decisione ha fatto crollare l’export caseario made in Italy del 60% in volume e del 62% in valore; in particolare le vendite di Parmigiano Reggiano Dop e di Grana Padano Dop, sono crollate addirittura del 90%. Il risultato è stato l’arrivo di una barriera che, anche se non tariffaria, pregiudica gli scambi con l’Italia e con gli altri Paesi europei minando quel progetto commerciale di scambi e conoscenze reciproci in fatto di prodotti alimentari.

Questa recrudescenza ha poco a che fare con le questioni sanitarie e molto a che fare con le .