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Sono tanti i benefici che i latticini offrono ai vegetariani

Quanti altri alimenti sono così nutrienti, sazianti, gradevoli, stuzzicanti, versatili e dal costo abbordabile quanto il latte e i suoi derivati? Grazie a queste caratteristiche i prodotti lattiero-caseari hanno un ruolo di primo piano nell'alimentazione umana.

E diventano ancora più importanti per i vegetariani per i quali rappresentano la fonte insostituibile di alcuni nutrienti particolarmente critici per questo tipo di alimentazione.
Il contributo prezioso che latte e derivati forniscono alla completezza della dieta vegetariana è l'argomento del nuovo numero de L'Attendibile, intitolato "Latte e derivati, alimenti preziosi anche nella dieta vegetariana".

Il consumo di latticini migliora l'apporto proteico della popolazione vegetariana, assicura il necessario quantitativo di calcio (estremamente difficile da raggiungere se si eliminano i prodotti lattiero-caseari), fornisce un significativo quantitativo di zinco, rendendolo anche più biodisponibile, garantisce il fabbisogno di molte vitamine del gruppo B, evitando così di dover ricorrere ad alimenti fortificati o a integratori alimentari per assicurarsi tutti i nutrienti di cui l'organismo ha bisogno.

Il nuovo numero de L'Attendibile, la newsletter nutrizionale di Assolatte, approfondisce, alla luce delle più nuove conoscenze, i benefici che i latticini fornisASSOLATTEcono ai vegetariani ed evidenzia alcuni aspetti critici legati alla dieta che esclude completamente gli alimenti di origine animale.

Come riepiloga il dottor Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura):

PROTEINE: TRA LATTICINI E CEREALI+LEGUMI NON C'È GARA
Le proteine contenute nei prodotti lattiero-caseari hanno una migliore qualità rispetto a quelle contenute negli alimenti vegetali, comprese quelle ottenute combinando cereali e legumi. Non solo: per raggiungere lo stesso potere di sintesi proteica dei latticini occorrerebbe portare in tavola quantità abnormi di legumi e cereali. Con le conseguenze che questo comporta per l'ambiente e per il benessere dei consumatori.

VITAMINE DEL GRUPPO B: CONSUMANDO I LATTICINI SI EVITA DI RICORRERE AGLI INTEGRATORI. E DI CORRERE RISCHI LEGATI A UN ECCESSO DI OMOCISTEINA NEL SANGUE
L'esclusione dalla dieta di prodotti animali si ripercuote sull'assunzione di alcune delle vitamine del gruppo B. In questo caso si ha un apporto problematico di vitamina B2 e non si arriva a raggiungere i livelli consigliati di vitamina B12 se non ricorrendo a integratori o alimenti fortificati. Questo deficit comporta spesso un'elevata concentrazione di omocisteina, che è un indicatore importante di rischio cardiovascolare.

ZINCO: I LATTICINI NE SONO RICCHI E NE AIUTANO L'ASSORBIMENTO, OSTACOLATO DA UN FORTE CONSUMO DI VEGETALI.
Lo zinco rappresenta un problema per i vegetariani, perché ne assumono poco (viene fornito soprattutto da carni e pesci) e perché i fitati contenuti nei vegetali ne contrastano l'assorbimento da parte dell'organismo.
I prodotti lattiero caseari – soprattutto i formaggi, in special modo se stagionati – sono quindi molto importanti, sia perché nella dieta onnivora sono responsabili del 21% dell'apporto di zinco, sia per il loro apporto proteico che aumenta l'assorbimento di questo minerale.