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Sardegna, quando la prevenzione sposa la genetica

Il sostegno di Bruxelles per i progetti di selezione di ovini resistenti alle malattie

I programmi di lotta alla Scrapie hanno già dato in Sardegna buoni risultati

In Sardegna gli allevatori di ovini sono ancora alle prese con la crisi del latte il cui prezzo è da tempo bloccato a poco più di 60 centesimi e non riesce nemmeno a ripagare i costi di produzione. Tutta colpa del crollo delle esportazioni di pecorino e dell'eccesso di produzione che tiene il mercato sotto scacco. Se i problemi di mercato sembrano al momento non trovare ancora una soluzione, qualche nota positiva arriva sul fronte della prevenzione delle malattie che possono colpire le greggi e in particolare alcune parassitosi e la temibile Scrapie, una encefalopatia spongiforme parente prossima del morbo della “vacca pazza”. L'Agris, Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura, si è infatti aggiudicata per il prossimo triennio un finanziamento europeo complessivo di 800mila euro nel campo della resistenza genetica alle malattie degli animali. In particolare, 350mila euro saranno destinati all'attuazione del progetto "Sustainable Solutions for Small Ruminants" per supportare le ricerche nel campo dell'individuazione dei geni che modulano la resistenza genetica alle principali patologie ovine, mentre 450mila euro saranno destinati al reclutamento di due giovani ricercatori europei per la messa a punto di modelli di controllo delle infezioni di nematodi gastro-intestinali negli ovini.

Addio, quasi, alla Scrapie

Le ricerche nel campo stanno diventando sempre più numerose anche sull'onda degli ottimi risultati che la selezione genetica ha avuto nella quasi completa eradicazione dalla Sardegna della Scrapie ovina. Attraverso la selezione di ceppi geneticamente resistenti a talune patologie si ottengono risultati di grande importanza nella riduzione dei costi per i trattamenti sanitari e si evitano le perdite economiche che gli allevatori subiscono in presenza di malattie degli animali.

I benefici

Da non sottovalutare è poi il miglioramento della qualità delle produzioni e l'aumentata sicurezza alimentare dei prodotti ottenuti da questi animali capaci di esprimere maggiore resistenza alle patologie. "L’Agris, che ha supportato dal punto di vista tecnico-scientifico la Regione nella stesura e applicazione del Piano di selezione per la resistenza alla Scrapie – ha sottolineato il commissario straordinario di Agris, Efisio Floris – è all'avanguardia nelle ricerche per il controllo delle principali patologie ovine e, in particolare, le mastiti, la paratubercolosi e i nematodi gastro-intestinali".