Prodotti tipici

Pasta di Gragnano

Italia – La Pasta di Gragnano Igp è un prodotto alimentare – ottenuto dall’impasto della semola di grano duro con acqua della falda acquifera locale prodotto su tutto il territorio del comune di Gragnano.

Da ottobre 2013, a livello europeo, la denominazione “Pasta di Gragnano” è stata riconosciuta indicazione geografica protetta (Igp).

La produzione della pasta risale alla fine del XVI secolo quando comparirono i primi pastifici a conduzione familiare. Fino al XVII secolo era un alimento poco diffuso ma, a seguito della carestia che colpì il Regno di Napoli, divenne un alimento fondamentale grazie alle sue qualità nutritive e per l’invenzione che consentiva di produrre pasta, detta oro bianco[2],a basso costo pressando l’impasto attraverso le trafile[3]. I terreni ideali per consentire la produzione furono Gragnano e Napoli, grazie ai loro microclima composti da vento, sole e giusta umidità[4]. Proprio gli abitanti del Regno di Napoli furono i primi a dare delle svolte importanti alla produzione di pasta, e nel 1861 all’apice della produzione della pasta c’erano gli stabilimenti di Gragnano. I gragnanesi, in quel periodo, furono i maggiori produttori di pasta nel mondo in particolare nella vendita dei maccheroni[5]. Grazie alla sua leggendaria tradizione, Gragnano divenne la patria della pasta celebrata da scrittori, storici e poeti. Uno dei tanti artisti che celebrarono le doti e le qualità degustative della pasta di Gragnano fu il poeta Gennaro Quaranta il quale compose Maccheronata, una poesia in risposta al pessimismo del poeta recanateseGiacomo Leopardi. La poesia integrale diceva così:

«E tu fosti infelice e malaticcio, o sublime Cantor di Recanati,
che bestemmiando la Natura e i Fati, frugavi dentro te con raccapriccio.
Oh mai non rise quel tuo labbro arsiccio, né gli occhi tuoi lucenti ed incavati,
perché… non adoravi i maltagliati, le frittatine all’uovo ed il pasticcio!
Ma se tu avessi amato i Maccheroni più de’ libri, che fanno l’umor negro,
non avresti patito aspri malanni… E vivendo tra i pingui bontemponi
giunto saresti, rubicondo e allegro, forse fino ai novanta od ai cent’anni…»

Il 12 luglio del 1845 il re del Regno di Napoli Ferdinando II delle Due Sicilie, durante un pranzo, concesse ai fabbricanti gragnanesi l’alto privilegio di fornire la corte di tutte le paste lunghe, e così che per tutti, da allora, Gragnano diventò la città dei maccheroni.

I tipi di pasta che caratterizzano la produzione di Gragnano sono:

paste lunghe
Linguine
Spaghetti, alla chitarra o con curva
Vermicelli, con curva o bucati
Bucatini
Mafalde
Mista lunga
Ferrazzuoli
Fusilli bucati
Ziti lunghi
Candele lunghe
Fusilli bucati lunghi al bronzo
paste corte
Paccheri
Mezzi Paccheri
Calamari
Sedani
Mezze penne rigate
Mezzi Rigatoni
Millerighe
Mezze Millerighe
Fusilloni
Mezzi Borbardoni
Tortiglioni
Elicoidali
Casarecce
Occhi di lupo
Pennoni
Canneroni
Maccheroncelli
Pennette
Penne zite
Tubetti rigati
Gnocchi napoletani
Taccozzette
Vesuvio
Scialatielli
Corone di bronzo
paste laminate
Farfalle
paste al forno
Cannelloni
Lumaconi
Conchiglioni
Fettuccine
Caccavelle
In base al tipo di superficie, le paste si dividono ancora in due categorie:

lisce, apprezzate per la leggerezza
rigate, apprezzate per la capacità di trattenere i sughi
Infine viene considerata la ruvidezza della superficie che aiuta il sugo ad attaccarsi e rende il contatto in bocca più gustoso. Essa cambia in base alla tecnica e agli strumenti di produzione; pertanto si apprezzano le più rugose e porose:

pasta fatta a mano
pasta trafilata al bronzo
pasta laminata
pasta da forno
pasta a nido.

Fonte: www.wikipedia.com