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Oggi, Giornata mondiale della celiachia

16 Maggio 2024 – In Italia ne soffre l’1% della popolazione

In Italia, secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità circa 600 mila persone sono affette dalla celiachia, ma solo 250mila pazienti hanno una diagnosi conclamata, ma come si manifesta la celiachia e come la si diagnostica.

La settimana nazionale della celiachia

In occasione della Giornata mondiale, istituita dalle Associazioni europee per la celiachia nel 2002, in Italia dall’11 al 19 maggio, si celebra anche la Settimana nazionale della celiachia, quest’anno finalizzata a diffondere una corretta informazione sulla celiachia e sulla dieta senza glutine sfatando falsi miti e fake news. Ma quali sono i sintomi della celiachia e come si diagnostica?

Cos’è la celiachia

Come spiegato dall’Istituto superiore di sanità, la celiachia si manifesta quando il sistema immunitario attacca per errore il tessuto sano della parete intestinale perché attivato dall’assunzione di glutine con la dieta. Sebbene al momento non si conoscano le cause di questa reazione auto-immune, sembra essere chiara la presenza di una predisposizione genetica. In particolare le persone con i geni DQ2 e/o DQ8 del sistema di istocompatibilità Human Leucocyte Antigens correrebbero un maggior rischio di svilupparla. Stando ai dati Iss, circa il 30-40% della popolazione mondiale presenta l’aplotipo DQ2, e il 3% di questi sviluppa, prima o poi, la celiachia clinica.

I sintomi

La celiachia può svilupparsi ad ogni età e può presentarsi con segni e sintomi di varia entità a carico di diversi organi e apparati. Spesso i sintomi sono sfumati o addirittura assenti, motivo per il quale la gran parte dei casi, circa il 65% nel nostro Paese, attualmente sfuggono alla diagnosi in età pediatrica. Tra i sintomi più frequenti, l’Iss segnala la comparsa di diarrea, gonfiore e dolore addominale e perdita di peso, come conseguenza di malassorbimento intestinale. Nei bambini, inoltre, si osserva spesso il rallentamento della crescita.

Diagnosi e trattamento

Quando si sospetta di essere celiaci, è importante consultare uno specialista e evitare di impostare diete fai da te. Per diagnosticare la celiachia basta sottoporsi a esami del sangue con sierologia per celiachia. In caso di risultato positivo viene generalmente prescritta una gastroscopia con biopsie multiple a livello del duodeno.
Quanto al trattamento, attualmente, l’unica cura disponibile per la celiachia è l’adozione di una alimentazione priva di glutine, che permette la scomparsa dei sintomi causati dalla malattia e soprattutto di evitare complicazioni gravi. Sono dunque vietati pane, pasta, dolci e derivati del pane fatti con cereali e farine a base di avena, frumento, farro, orzo, grano, Kamut, o malto. Sono da evitare anche lievito e seitan, piatti pronti che possono contenere tracce di glutine, latte e yogurt a base di cereali e malto, salse, dadi solubili, insaccati e caramelle che hanno il glutine come addensante. Tra le bevande sono assolutamente da evitare birra e bevande solubili che potrebbero nascondere tracce di glutine e tè aromatizzati.