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Nel 2008 i Nas hanno sequestrato 34.000 tonnellate di alimenti

Tonnellate di insaccati invasi da parassiti, formaggio avariato riciclato e spacciato per buono, prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione. Queste e altre le frodi che nel 2008 hanno portato a un boom di sequestri: oltre 34 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati dai Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) per un valore di circa 160 milioni di euro. Notevole l'incremento dei chilogrammi sequestrati e del loro valore rispetto al 2007: rispettivamente il 142% e il 32%. Maggiori le cifre dei risultati delle ispezioni svolte dall'Ispettorato per il controllo della qualita' dei prodotti (ICQ): 181 milioni di euro di cui 172 milioni solo nel settore vitivinicolo.

Sono le cifre di 'Italia a Tavola 2009', VI* Rapporto sulla Sicurezza Alimentare, curato da Legambiente e Movimento Difesa del Cittadino, presentato oggi a Roma.

''Osservando questi risultati – ha commentato Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino – sembra che il buon cibo italiano non trovi pace in tema di sicurezza alimentare. La salute dei consumatori e' sempre di piu' compromessa da sofisticazioni e contraffazioni. Il gran numero dei sequestri testimonia pero' l'impegno delle Forze dell'Ordine a difendere i cittadini grazie ad operazioni sempre piu' mirate e anche all'aiuto delle nuove tecnologie''.

Intensa infatti l'attivita' di controllo: oltre 28mila ispezioni da parte dei Nas, 37mila da parte dell'ICQ ben 157mila nel settore ittico a cura delle Capitanerie di Porto.

Sono stati, invece, circa 53mila gli interventi dell'Agenzia delle Dogane. Non manca poi l'attivita' del Corpo Forestale (766 operazioni) e dei Carabinieri per le Politiche Agricole (969).

''Se la strada per uscire dalla crisi economica passa, a detta degli esperti, per la valorizzazione e promozione delle risorse tipiche del Belpaese, e quindi in primis dell'agroalimentare di qualita' con le sue tradizioni e la sua notorieta' all'estero – ha dichiarato Francesco Ferrante, della Segreteria nazionale di Legambiente – la lotta alle contraffazioni e ai criminali che lucrano sulla fiducia e la salute dei cittadini diventa attivita' fondamentale e irrinunciabile. E se i dati di oggi dimostrano l'efficacia dei controlli, emerge con piu' forza la necessita' di investire in prevenzione, attraverso un piu' serio e puntuale lavoro degli enti preposti, a partire dall'Agenzia per la sicurezza alimentare europea, che fino ad oggi ha invece brillato per assenza se non per sudditanza agli interessi economici di pochi grandi gruppi dell'agroalimentare''.

Il 2008 sara' ricordato per molti scandali alimentari: dal vino all'acido cloridrico scoperto a Veronella (VR), all'emergenza latte alla melamina alla carne suina alla diossina. E ancora: 54 tonnellate di prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione ritrovati a Bari, ''pesce topo'' (proveniente dall'Atlantico del Nord) spacciato per ''cuoricini di merluzzo'', 2 container sequestrati a Ravenna perche' contenenti 40 tonnellate di farina di riso contaminate da melamina. E come se non bastasse ci sono le frodi al Made in Italy e ai prodotti tipici del nostro territorio, a partire dalle 30 ordinanze di custodia cautelare emesse ad aprile per possibile truffa finalizzata alla produzione e vendita di olio extravergine di oliva sofisticato. Si trattava di olio di semi di soia mischiato con quello di girasole, a cui veniva aggiunto betacarotene e clorofilla industriale.

Fonte: Asca