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L’Ue avvia una consultazione pubblica su come orientare la politica di promozione dei prodotti agricoli


Tempo fino al 23 giugno per inviare i contributi a sostegno di un nuovo regolamento che l’Esecutivo vuole presentare nel primo trimestre del 2022 per orientare la politica di promozione agricola dell’UE verso una dieta più vegetale, con meno carne rossa e lavorata e altri alimenti legati ai rischi di cancro

Bruxelles – Dieta vegetale, meno carne rossa o lavorata, più frutta e verdura. Dopo il lancio del piano d’azione per prevenire il cancro, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per una revisione dell’attuale politica di promozione dei prodotti agricoli europei, dentro e fuori l’UE, per rendere consumo e produzione “più sostenibili”. Rimarrà aperta dal 31 marzo al 23 giugno, per dare modo alla Commissione di modificare l’attuale quadro normativo con un nuovo regolamento nel primo trimestre del 2022.

La promozione dei prodotti agricoli è uno strumento per rendere il mercato più accessibile per gli agricoltori dell’UE e l’industria alimentare in generale, aiutandoli a sviluppare le loro attività esistenti e pubblicizzarle. A pagare per la promozione è Bruxelles: per il 2021 è stato impegnato un budget di 182,9 milioni di euro per la promozione dell’agroalimentare all’interno e all’esterno dell’UE, di cui quasi la metà (86 milioni di euro) è dedicato al cofinanziamento di programmi di promozione “in linea con le ambizioni del Green Deal europeo”, quindi programmi di promozione sui prodotti biologici (49 milioni di euro) e sull’agricoltura sostenibile (18 milioni di euro). Inoltre, 19,1 milioni di euro sono stati stanziati per la promozione di frutta e verdura nel contesto “di una dieta equilibrata”.

La consultazione, spiega l’Esecutivo, mira a raccogliere pareri su come la politica di promozione può “rafforzare il suo contributo alla promozione di una produzione e un consumo più sostenibili e di diete più equilibrate“, in conformità quindi con i principi delle strategie “Dal campo alla tavola” (Farm to fork) e per la “biodiversità”.

Ma soprattutto, una revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli per “una dieta più vegetale, con meno carne rossa e lavorata e altri alimenti legati ai rischi di cancro e più frutta e verdura” era stata annunciata nel piano europeo di prevenzione al cancro, attirando con sé le preoccupazioni della filiera e dell’industria alimentare, che invece sostiene la promozione di una dieta equilibrata e varia senza la criminalizzazione di singoli alimenti. Anche diversi eurodeputati della commissione Agricoltura del Parlamento europeo hanno criticato i cambiamenti che stanno arrivando nella politica di promozione dei prodotti agricoli dell’UE a scapito di prodotti considerati meno sostenibili, come il vino o la carne rossa.

Fonte: Eunews. Fabiana Luca