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La bresaola sarà anche “alle erbe alpine”

Nasce la bresaola ai profumi della Valtellina

A rivelarlo è Coldiretti Sondrio in occasione della stretta di mano tra Fondazione Fojanini e “Rigamonti Bresaole” finalizzata alla coltivazione di erbe alpine da utilizzare per la concia della bresaola.
«Il progetto è finalizzato alla creazione di un prodotto innovativo, che possa essere realizzato in continuità con il progetto che ha visto l’azienda Rigamonti, soli pochi mesi fa, investire sulla realizzazione di una bresaola 100% italiana – racconta il presidente della Coldiretti provinciale, Alberto Marsetti -. La bresaola ai profumi della Valtellina potrà essere un prodotto a tutto tondo per raccontare la ricchezza agro-alimentare dei nostri monti e delle nostre vallate, capaci di realizzare prodotti di vera e propria eccellenza e vanto». «Il gusto della tradizione delle stalle delle nostre valli — spiega la Coldiretti — grazie agli studi ancora in fase sperimentale della Fondazione Fojanini e di “Rigamonti Bresaole”, si fonderà ai profumi delle montagne della Valtellina, grazie all’unione tra un prodotto caratteristico come la bresaola e le erbe alpine».

Tra le essenze che faranno parte di questo progetto sperimentale, sono state individuate: il genepì, una piccola pianta alpina dal profumo aromatico e dal gusto amaro da sempre utilizzata per la realizzazione del famoso liquore; l’achillea, conosciuta volgarmente come “erba iva” o con il nome dialettale “taneda” e nota per le sue proprietà fortemente digestive. Le altre erbe che verranno utilizzate per la creazione di questa particolare bresaola sono l’achillea dei prati, la santoreggia, la stella alpina, l’erba cipollina, il rosmarino, la salvia, l’alloro, l’origano, la maggiorana, il dragoncello e l’issopo. «Per far decollare questo progetto — conclude Alberto Marsetti — è stata decisiva la convenzione tra Fojanini e la Comunità montana Valtellina di Tirano al fine di realizzare, nella prossima primavera, 4 campi di coltivazione di genepì e di altre erbe alpine in val Grosina. Le diverse coltivazioni saranno realizzate a differenti quote ed esposizioni, al fine di conoscere meglio, studiare e perfezionare le tecniche di coltivazione».

Susanna Zambon
IlGiorno/Sondrio