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In attesa della Docg il “Fior d’arancio” dei Colli euganei

Venezia, settembre 2010

E’ stata convocata per mercoledì 15 settembre prossimo la pubblica audizione programmata dal Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini, relativa al riconoscimento della Denominazione d’Origine Controllata e Garantita per il vino “Colli Euganei Fior d’Arancio“ o “Fior d’Arancio Colli Euganei” e la conseguente modifica del disciplinare di produzione dell’attuale DOC “Colli Euganei”.
L’incontro si svolgerà nel Rustico di Villa Draghi di Montegrotto Terme, in Provincia di Padova (Via Fermi, 1), con inizio alle ore 10.
Sono state invitate le rappresentanze istituzionali dei Comuni interessati, della Provincia di Padova, della Camera di Commercio, delle organizzazioni professionali agricole, del mondo cooperativo, del Consorzio Cantine sociali, delle Federazioni provinciali Industriali e Commercianti, dell’Associazione enologi ed enotecnici del Veneto Occidentale, del Consorzio di Tutela DOC “Colli Euganei”.
“La proposta delle DOCG per il Fior d’Arancio – ha ricordato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato – nasce da una specifica richiesta della base produttiva e dal territorio e punta a riconoscere il ruolo storico di questo vino particolare dell’enologia euganea. Ottenuto da uve di Moscato Giallo localmente presenti da sempre nella zona, era stato per così dire snobbato con l’avvio del primo disciplinare DOC Colli Euganei, che neppure l’aveva considerato. I viticoltori della zona però non l’avevano mai abbandonato e lo hanno anzi fatto inserire in una successiva modifica del disciplinare, prevedendone pure una versione passita. Il Fior d’Arancio ha così ritrovato il proprio spazio, occupando un segmento sempre più importante, quello dei vini dolci, diventando uno dei vini simbolo dei Colli”.