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Il “Triplo concentrato Mutti” piace ai bambini

Il "rosso pomodoro" protagonistadelle ricette che piacciono ai più piccoli.
Lo dimostrano gli studi realizzati dalla "Food educational Italy" (Fondazione Italiana per l'educazione alimentare)in collaborazione con l'Università degliStudi di Milano e le prove di Laboratorio culinario con i giovanichef dellaScuolamedia Rinascita di Milano.

Prodotto della tradizione, rivisitato in ricette moderne, sane, semplici e gustose. Ecco la chiave di lettura che fa del Triplo Concentrato Mutti un ingrediente unico, anche nell’alimentazione dei più piccoli. Negli ultimi mesi sono stati infatti realizzati due studi dai quali emerge come il re della tavola, il pomodoro, e uno dei suoi principali derivati, il concentrato, risultino tra gli alimenti preferiti dai bambini che ne apprezzano il gusto deciso e definito. Mutti, azienda leader di mercato che da oltre 100 anni porta sulle tavole degli italiani la bontà dei suoi prodotti, presenta i risultati di queste due ricerche sottolineando così ancora una volta il suo impegno nell’educazione e sensibilizzazione alla corretta alimentazione a partire dai più piccoli.
“Abbiamo deciso di intraprendere un percorso di valorizzazione di uno dei nostri prodotti storici, il Triplo Concentrato, che da sempre fa parte della tradizione gastronomica italiana, facendolo rivisitare in una chiave contemporanea grazie al coinvolgimento di un pubblico più giovane che ha permesso di evidenziare ulteriormente le caratteristiche di gusto, semplicità e rapidità di utilizzo di questo concentrato di nutrienti” – dichiara Francesco Mutti, Amministratore Delegato Mutti spa. Buono e fa bene… Le verdure sono uno tra gli alimenti più sani, fonte di vitamine, sali minerali, fattori protettivi e fibre. Ma quanto è difficile farle mangiare ai bambini? Per trovare il modo di renderle più gradite, Food Education Italy (Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare) in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’azienda di ristorazione Compass ha attuato una sperimentazione sul modo di servire le verdure nel pasto scolastico.
La ricerca ha coinvolto i bambini di una intera scuola primaria di Tradate in provincia di Varese, dove per tre mesi (dicembre 2011- febbraio 2012) è stata proposta verdura cruda come piatto di apertura del pasto scolastico, in aggiunta (e non in sostituzione) a quella servita poi come contorno. “Dall’analisi dei dati raccolti durante il monitoraggio in mensa, è emerso come l’intervento educativo sia riuscito a incrementare il consumo di verdura durante il pasto scolastico di circa il 20%, e la frequenza di consumo di verdura nell’arco dell’intera giornata sia aumentata di circa il 35%. Tra carote, finocchi, insalata e pomodori, sono stati proprio questi ultimi a riscuotere, di gran lunga, il maggior successo” – afferma Giorgio Donegani, Presidente della Fondazione Food Education Italy. Ma come mai i pomodori piacciono tanto ai bambini? Da questo primo studio è nata l’idea di approfondire il rapporto dei giovani con uno dei derivati più importanti del pomodoro, il triplo concentrato, che delle materie prime esalta la bontà, ne concentra il potenziale di benessere e si presta a stimolare creatività e protagonismo in cucina, all’insegna del divertimento e dell’educazione alimentare. “Ma al di là delle sue caratteristiche nutritive, il triplo concentrato si rivela interessante anche per alcune peculiarità che si riflettono in modo assolutamente positivo sia sull’umore sia sul rapporto dei più piccoli con il cibo: somigliante nell’estetica a un grosso tubetto di colore, permette di dare via libera alla creatività dei piccoli chef senza alcun rischio, anzi, con la sicurezza di un prodotto sano, dal sapore gradito, che li aiuta ad acquisire migliori abitudini alimentari” – continua Donegani. Mutti ha così commissionato uno “Studio sul gradimento del pomodoro” da parte dei bambini che sono stati interpellati a giudicare, come dei veri e propri critici gastronomici, cinque ricette a base di Triplo Concentrato Mutti. Gli alunni dell’Istituto Rinascita di Milano, componenti del laboratorio di cucina didattica, denominato “Il cucchiaio magico” e coordinati dalla Prof.ssa Clara De Clario, consulente di educazione alimentare e responsabile cucina didattica dell’Istituto, hanno infatti rivisitato alcune ricette classiche e inventato nuovi piatti utilizzando uno dei prodotti simbolo di Mutti.
La progettazione di cinque ricette due a cotto e tre a crudo, tutte a base di Triplo Concentrato, ha tenuto in considerazione i seguenti criteri: • facilità di preparazione • reperibilità degli ingredienti (ovvero quelli più diffusi nelle cucine) • tempi rapidi di preparazione • rielaborazione di alcune ricette base Pappa al pomodoro ricca e saporita, Sugo primavera, Salsa rosa per tartine, Vellutata di pomodoro fredda e Crema rossa saporita per verdure crude: queste le cinque ricette sperimentate e poi proposte ad un panel di assaggio di 20 preadolescenti che le ha assaggiate e valutate descrivendone colore, sapore, consistenza e odore. Il momento di “tasting” ha permesso di effettuare prima un’osservazione e una descrizione basandosi su elementi concreti riferiti ai quattro sensi (udito escluso), e solo dopo ha permesso di esprimere una valutazione soggettiva indicando quale tra gli elementi sensoriali siano stati oggetto di gradimento. Dall’analisi dei cinque assaggi è emerso che sono state preferite le ricette con un gusto deciso e definito: in particolare sono state apprezzate di più le ricette cotte rispetto a quelle crude. Più che la tecnica di cottura ciò che ha influenzato il gradimento è riconducibile al sapore più diffuso e preferito a questa età, il salato. “Indipendentemente dai diversi gradimenti, si può affermare che nella memoria sociale del gusto, il pomodoro occupa una posizione di tutto rilievo anche tra gli adolescenti, che lo riconoscono come un alimento della tradizione italiana e allo stesso tempo un prodotto versatile che si presta a molti abbinamenti. In particolare, il triplo concentrato ha inoltre il vantaggio di poter essere l’alimento base per realizzare anche ricette a freddo da preparare per una veloce merenda” – conclude la Prof.ssa Clara De Clario