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Funghi per combattere diabete e cancro

Ricchi di antiossidanti i funghi prevengono lo sviluppo dei tumori, ma non solo. Ecco perché vale la pena di mangiarli regolarmente

Funghi: nemici-amici della salute, verrebbe da dire. Se, infatti, ogni autunno torna a farsi viva la paura che nel piatto degli italiani finisca qualche varietà velenosa raccolta da incauti esperti improvvisati, d'altra parte la maggioranza delle tipologie commestibili sono veri e propri concentrati di salute. Naturalmente poveri di calorie (in 70 grammi ne sono contenute solo 15), lo sono anche di sodio, grassi e colesterolo. D'altra parte si tratta di una buona fonte di fibre, vitamine e minerali che esercitano diversi effetti benefici sulla salute.

I funghi contengono infatti vitamina D e diverse vitamine del gruppo B – tra cui l'acido folico – minerali – tra cui il selenio e il potassio – colina, beta-glucani e chitina. Il primo vantaggio derivante dal loro consumo è aumentare le scorte di antiossidanti a disposizione dell'organismo per contrastare lo sviluppo del cancro. Da questo punto di vista al consumo di funghi possono essere associati benefici simili a quelli di una dieta in cui non manchino alimenti come le carote e i pomodori, i peperoni, la zucca, i fagiolini e le zucchine. Sempre ragionando in termini di prevenzione dei tumori, il selenio presente nei funghi aiuta a detossificare l'organismo da sostanze potenzialmente cancerogene favorendo il buon funzionamento del fegato, mentre la vitamina D inibisce la crescita delle cellule tumorali e l'acido folico contrasta la comparsa di mutazioni nel Dna.

Prevenire il cancro non è però l'unico buon motivo per introdurre i funghi nella propria alimentazione. Infatti grazie alle loro fibre e ai loro nutrienti questi alimenti contrastano il sovrappeso (la chitina aumenta il senso di sazietà), il diabete (i beta-glucani migliorano la resistenza all'insulina), le malattie cardiovascolari (il potassio tiene sotto controllo la pressione, mentre i beta-glucani agiscono sul colesterolo nel sangue) e i disturbi del sonno (grazie alla colina). Ma c'è di più. La colina sembra infatti anche promuovere il buon funzionamento dei muscoli, regolarizzare l'assorbimento dei grassi e proteggere le membrane cellulari, mentre contrasta l'infiammazione cronica. Inoltre favorisce la trasmissione dell'impulso nervoso e migliora capacità di apprendimento e memoria.

Le controindicazioni sembrano, invece, praticamente assenti. I rischi maggiori sono associati al consumo di varietà non commestibili, mentre i funghi eduli possono tranquillamente essere consumati da chiunque. L'unica eccezione potrebbe riguardare chi soffre di malattie autoimmuni come il lupus eritematoso o l'artrite reumatoide: fra le proprietà dei beta-glucani c'è infatti la capacità di stimolare il sistema immunitario, effetto che potrebbe risultare controproducente nel caso in cui si abbia a che fare con una patologia di questo tipo.