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Falso “Brunello di Montalcino” venduto on line

Pochi giorni fa ono state sequestrate dal personale del Comando Provinciale di Siena un centinaio di bottiglie di pregiati vini quali Brunello di Montalcino, Amarone, Ornellaia e Tignanello di dubbia provenienza vendute on line, per un valore di circa 10mila euro. Le indagini della Forestale sono iniziate da una partita di Brunello di Montalcino acquistato su internet nel dicembre 2013 da un acquirente di Bari, che aveva segnalato al Consorzio Montalcino un’etichettatura irregolare. In particolare risultavano contraffatte oltre all’etichetta anche le fascette di Stato. Dalle analisi chimiche il vino è risultato non conforme alle caratteristiche organolettiche tipiche del disciplinare ed il venditore è stato individuato in un dipendente di un’enoteca di San Marino. Da qualche tempo il barista aveva aperto una partita iva per la vendita delle bottiglie sul web, le ricerche, pertanto, si sono allargate sul commercio dei vini su internet rivelando un fiorente mercato di vini pregiati e costosissimi. Il Corpo forestale ha agito su delega della Procura della Repubblica di Siena perquisendo la residenza riminese del venditore e sequestrando circa cento bottiglie di cui non risultava alcuna fattura d’acquisto. Il giovane è stato denunciato per contraffazione e le indagini proseguono per appurare la provenienza e l’autenticità dei vini.

Fonte: Agenparl