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Donne che salvano la Terra: a voi la scelta!

L’iniziativa lanciata da Slow Food Italia e assessorato Pari opportunità della Regione Piemonte premierà 10 donne in occasione di Cheese, a Bra dal 15 al 18 settembre 2023

Slow Food Italia e l’assessorato Pari Opportunità della Regione Piemonte lanciano l’iniziativa Donne che salvano la Terra con l’obiettivo di dare valore e voce alle donne piemontesi che – spesso nell’ombra – lavorano per custodire la terra, produrre cibo buono, pulito e giusto, e cambiare il futuro.

Entro il 20 giugno tutti possono candidare la propria “donna che salva la terra” compilando il modulo presente alla pagina www.slowfood.it/donne-che-salvano-la-terra. Al termine della fase di candidatura, una commissione individuerà i 10 migliori profili, e le presenterà in occasione di Cheese, a Bra dal 15 al 18 settembre. Le storie delle dieci finaliste saranno raccontate sui canali social di Slow Food Italia e di tutti coloro che vorranno aiutarci a diffondere questa iniziativa, affinché siano di esempio per tutte e tutti noi mostrando con orgoglio il lavoro che ogni giorno realizzano.

Candida qui una “donna che salva la terra


«Il nutrimento è la prima forma d’amore che dal femminile, venendo al mondo, riceviamo. La questione femminile si lega al cibo nell’immaginario di tutti – dichiara Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – . Da femmina, rilevo sovente come sia necessario non tanto parlare di donne (questo lo fanno molto e spesso anche gli uomini), ma parlare da donne: esprimere un punto di vista “altro”. Proporre quindi ed esercitare un modello di relazione e comunicazione diverso da quello vigente, prettamente maschile, basato su antagonismo e prevaricazione, per sperimentare e adottarne uno culturalmente più femminile, imperniato su ascolto ed empatia, su comprensione e accoglienza».

«Si tratta – spiega l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Chiara Caucino – di un’ottima iniziativa che vuole valorizzare l’atavico, ma ancora e sempre attuale, rapporto tra la donna e la cura della terra, la sua custodia, la sua valorizzazione, il suo amore per essa. In una regione caratterizzata da immense risorse agricole come il Piemonte, il ruolo delle donne, con il loro know how e la loro sensibilità, può e deve diventare sempre più importante, a tutti i livelli, in particolar modo per la grande attitudine femminile al saper innovare, al saper dare un valore aggiunto “in rosa”, grazie il proprio lavoro e soprattutto alla proprie idee. Ritengo quindi – prosegue Caucino – che sia per noi doveroso far conoscere i migliori esempi di donne che grazie a tutto questo stanno lasciando un segno positivo e, si spera indelebile, nei nostri territori, proprio attraverso il loro rapporto e il loro lavoro con la terra, in modi diversi, in ruoli differenti, ma contribuendo ognuna a una parte del tutto. Esempi di imprenditoria, di fatica, di dedizione, di sacrifici, di buone pratiche, di sostenibilità, ma soprattutto di amore per la terra, per i suoi frutti e per il legame che ci lega ad essa indissolubilmente».

«In una fase di grande crisi – e quindi di grande trasformazione –, sono proprio le donne, insieme ai giovani, coloro che interpretano meglio la rigenerazione, propongono, immaginano e perseguono modelli innovativi – sottolinea Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia – . Si tratta di pratiche agronomiche orientate all’agroecologia, stili di allevamento diversi che esprimono un ripensamento del rapporto con gli animali, idee originali nella ristorazione e nell’accoglienza e aziende agricole variamente multifunzionali. Ma anche donne che si adoperano per divulgare questi valori: insegnanti e formatrici, divulgatrici e comunicatrici».

Pastore, casare, contadine, vignaiole, cuoche, ma anche panettiere, pasticciere, norcine, e poi insegnanti, formatrici, educatrici, comunicatrici, promotrici del territorio, attiviste, studentesse, volontarie… le professioni con cui il femminile si esprime nel settore del cibo sono tanto varie quanto il mondo che riescono a interpretare e trasmettere. Accanto a Slow Food e all’assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, nella commissione che valuterà le candidature ci sono Anna Kauber, paesaggista e regista, e Miriam Massone, giornalista de La Stampa. Tra i criteri individuati, la promozione e la tutela della biodiversità ma anche il rispetto degli animali e dell’ambiente, la riduzione degli sprechi, la formazione e la sensibilizzazione delle persone affinchè possano fare scelte consapevoli, salubri e sostenibili. La graduatoria finale sarà definita cercando di garantire la rappresentatività di tutti i territori della regione.

Tutte le informazioni sono su https://www.slowfood.it/donne-che-salvano-la-terra/

Ufficio Stampa Slow Food

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