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Analisi sul mercato mondiale di pesche, nettarine e pesche tabacchiere

I mercati globali di pesche, nettarine e pesche tabacchiere sono partiti bene in molte nazioni, nonostante il clima avverso in alcune regioni di coltivazione.

Nei Paesi Bassi la stagione delle drupacee spagnole è iniziata lentamente, ma l’offerta è gradualmente migliorata. Le vendite di pesche tabacchiere sono aumentate negli ultimi anni, con un impatto sulla domanda di pesche. Il Belgio continua a dover affrontare problemi climatici, con conseguente disponibilità limitata e prezzi più alti per le drupacee di qualità. In Germania, le drupacee spagnole dominano il mercato, seguite dalle importazioni dall’Italia. I produttori italiani prevedono perdite significative del raccolto, a fronte di rese spagnole più elevate quest’anno. I distributori francesi continuano a preferire le drupacee spagnole, rallentando l’adozione delle pesche nazionali. In Turchia la produzione di pesche e nettarine è in aumento, per soddisfare le richieste di esportazione e il consumo interno.

Il Sudafrica prevede una stagione fruttuosa per pesche e nettarine, grazie alle abbondanti precipitazioni. Il raccolto di pesche in Cina beneficia di impianti più efficienti, che garantiscono un sapore e una qualità stabili. In Nord America le forniture di pesche e nettarine rimangono limitate a causa delle difficoltà climatiche, con conseguente aumento dei prezzi. Le importazioni spagnole sono più diffuse e offrono prezzi competitivi.

Paesi Bassi: inizio lento dell’offerta, le pesche tabacchiere guadagnano terreno
La stagione delle drupacee spagnole ha avuto un inizio un po’ lento quest’anno sul mercato olandese. Secondo gli importatori, l’offerta di pesche, nettarine e pesche tabacchiere dalla Spagna è iniziata solo dal 10 giugno e ora si sta aggiungendo l’offerta greca. In altri anni si è verificato un occasionale eccesso di offerta, ma ora non è più così e quindi i prezzi sono rimasti stabili. Gli importatori olandesi affermano che le vendite di pesche tabacchiere sono aumentate parecchio negli ultimi anni, a scapito di quelle delle pesche. La platerina non è mai stata in grado di raggiungere questa crescita, quindi le nettarine mantengono la loro quota.

Belgio: i problemi climatici continuano a influenzare le drupacee
L’offerta di drupacee spagnole sul mercato belga è in ripresa, ma è ancora segnata dai problemi climatici del Paese. “Due settimane fa la situazione è leggermente migliorata, ma è ancora difficile trovare drupacee di buona qualità – spiega un commerciante – I problemi di disponibilità idrica rimangono ancora importanti. E’ piovuto, certo, ma le precipitazioni torrenziali non risolvono il problema della siccità. L’acqua scorre via molto velocemente e non è quello che serve. Il terreno deve avere il tempo di impregnarsi. Il risultato è che, anche in questo caso, i prezzi rimangono alti per il periodo dell’anno, in quanto le vendite sembrano ancora proibitive per i consumatori”.

Germania: nessuna forte domanda per le drupacee
Secondo un’agenzia federale tedesca, il mercato tedesco è dominato dalle drupacee spagnole, mentre quelle di origine italiana seguono in termini di importanza. Alcune spedizioni turche e greche sono state importate come supplemento. Le partite francesi si trovavano solo a Colonia. In generale, l’interesse non è stato particolarmente forte, ma si è riusciti a soddisfarlo senza difficoltà. Le valutazioni hanno teso per lo più al ribasso, ma si sono osservati anche aumenti di prezzo. In particolare, i calibri AA, molto apprezzati dai clienti, hanno registrato prezzi in crescita. Le pesche tabacchiere e le nettarine piatte hanno suscitato sufficiente attenzione, grazie alle loro proprietà organolettiche molto interessanti e sono state vendute a Berlino a un buon ritmo.

Un importatore tedesco con forti legami con l’Italia afferma che per le drupacee si prevedono perdite di raccolto del 40-50%. In Emilia-Romagna, ad esempio, molti campi sono stati colpiti dalle alluvioni, causando la morte di alcune colture come meloni e drupacee. In Sicilia, anche la fioritura è stata gravemente colpita dalle condizioni meteorologiche, quindi si prevede una riduzione di pesche e nettarine. Un altro importatore sostiene che, nonostante le attuali condizioni climatiche, i raccolti in Spagna sono più elevati quest’anno. I consumatori finali chiedono calibri più grandi di nettarine e pesche. L’importatore vende anche nettarine italiane, ma sono state vendute a prezzi molto più bassi, con una qualità inferiore

Francia: prodotti spagnoli preferiti a quelli locali
Al 1° giugno 2023 la produzione annuale stimata di pesche e nettarine per quest’anno dovrebbe raggiungere le 228.700 tonnellate. Questo livello di produzione sarebbe vicino a quello dello scorso anno e alla media degli ultimi cinque raccolti (2018-2022, +1%). Alla fine di maggio una grandinata ha colpito i bacini di produzione dell’Occitania. Il loro impatto preciso non è ancora noto. Nella regione del Rossiglione le ultime piogge hanno ridotto il deficit idrico osservato dall’inizio dell’anno. Nella regione PACA le ultime piogge stanno limitando il rischio di siccità, prima della raccolta, che dovrebbe iniziare leggermente più tardi rispetto all’anno scorso, quando fu precoce. La produzione dovrebbe superare quella del 2022 e la media degli ultimi cinque raccolti. Nella Valle del Rodano il vento e la grandine di maggio hanno pesato sulla produzione, già in un’annata di bassa resa (-14%). I primi raccolti sono previsti in leggero ritardo rispetto al 2022. Per quanto riguarda il mercato, la domanda è forte, ma nonostante l’arrivo anticipato dei prodotti francesi, i distributori preferiscono i prodotti spagnoli e sono quindi lenti ad aprire linee per le pesche francesi.

Italia: i prezzi calano a causa dell’offerta spagnola
Un operatore del nord d’Italia spiega come sia cambiato il mercato delle pesche e nettarine in pochi giorni. Dice che fino alla fine della settimana 23 i prezzi erano sostenuti, anche 1,60 kg per i frutti nei cestini e prezzi più alti (2,30 ad esempio) per le pezzature maggiori. Poi a inizio della settimana 24 sui mercati ha cominciato ad arrivare molto prodotto sia dal sud d’Italia, sia dalla Spagna e questo ha causato una diminuzione dei prezzi. L’operatore afferma che le vendite, in termini di volume, non sono molto elevate e comunque il prezzo è determinato dalle produzioni spagnole che sono importanti dal punto di vista quantitativo e con prezzi competitivi. In Spagna ora si registra molto prodotto, perché in alcune regioni sono giunte temperature molto alte che hanno fatto maturare tanto prodotto allo stesso tempo.

L’andamento commerciale fino alla settimana 23 è stato confermato anche da un produttore pugliese che parlava di “una stagione drupacee particolare che non può essere paragonata a nessun’altra”. Per quanto riguarda la situazione nei frutteti, il produttore dice: “Siamo in raccolta con le nettarine precoci, che si presentano buone da mangiare e con adeguato grado Brix. Tra 15 giorni si passerà alle varietà di media stagione. Stiamo cominciando a raccogliere anche i primi volumi di percoche. La situazione è migliorata rispetto all’inizio della campagna, visto che, a causa del maltempo, i volumi di pesche e nettarine super precoci sono stati molto limitati. Per questo segmento, la pioggia eccessiva ha infatti causato il fenomeno del cracking dei frutti”.

Un produttore campano aggiunge: “La campagna drupacee sta procedendo bene, finora. Quest’anno si registrano quotazioni più elevate del 40% rispetto alla precedente annata, con buoni consumi che si allineano con la richiesta. L’unica problematica di questa stagione sono le rese basse: nel nostro caso circa un 30% in meno rispetto allo scorso anno a causa dell’andamento climatico, grandine soprattutto, che ha compromesso molta produzione. Allo stato attuale, la richiesta di frutta estiva è cospicua, ma la produzione italiana da sola, proprio perché più esigua, non basta a soddisfare tutta la domanda: quindi molti commercianti di frutta sono costretti ad acquistare il prodotto anche in Spagna. Già all’inizio della campagna drupacee, oltre a un calo produttivo si prevedeva un ammanco per alcune referenze, per le quali ora si registrano prezzi elevati: per le percoche, ad esempio, bisogna considerare quotazioni al rialzo rispetto a pesche e nettarine di almeno 0,20-0,30 euro in più al chilogrammo”.

La stagione delle pesche e nettarine siciliana non è ancora nel vivo delle raccolte ma si prospetta un’ottima qualità produttiva, sebbene con i dovuti distinguo. “Non abbiamo avuto il solito clima primaverile, quasi estivo, che avrebbe permesso di raccogliere ben prima i prodotti – spiega un produttore – La campagna delle pesche solitamente va da metà giugno a ottobre, ma ritarderà ancora per diversi giorni. Le nettarine sono anch’esse entrate in produzione ma solo in minima quantità e con prezzi davvero alti. Chiaro è che nessuna quotazione può fare testo in un momento così prematuro e dovremo aspettare almeno una decina giorni, quando con l’aumentare dei volumi potremo parlare di prezzi di inizio campagna. Con la generale mancanza di prodotto (italiano ed estero), si avrà una maggiore richiesta non solo dai mercati nazionali, ma anche da quelli europei, Francia su tutti, con volumi che potrebbero crescere esponenzialmente. Tutto però va valutato nelle prossime settimane con il consolidamento dei volumi produttivi, soprattutto delle nettarine che sono più delicate da gestire”.

Turchia: produzione in aumento
La produzione complessiva di pesche e nettarine turche è in aumento, dato che sempre più agricoltori si dedicano a questa specifica coltura. La Turchia produce in media 800mila tonnellate di pesche e nettarine all’anno e le rese sembrano essere normali in questa stagione. Il dettaglio più importante è che, siccome i produttori attuano una strategia di produzione pianificata e corretta nella produzione di varietà precoci-medie e tardive, i prodotti vengono raccolti al momento giusto e soddisfano la domanda orientata all’esportazione e al consumo interno senza eccesso di offerta. I principali Paesi importatori di pesche nettarine della Turchia sono Russia, Germania, Ucraina e Romania. Non sono molti gli esportatori che si rivolgono alle nazioni dell’Estremo Oriente in termini di confezionamento e qualità del prodotto, e in questi Paesi si registra un aumento della domanda di frutta turca.

Sudafrica: prevista una buona stagione per le drupacee
Nel Capo Occidentale, dove si coltiva la maggior parte delle pesche e delle nettarine sudafricane, le piogge sono state abbondanti e le inondazioni localizzate.

Secondo un produttore di drupacee, “al momento si stanno registrando pioggia e neve. Finora i mesi di maggio e giugno sono stati molto freddi, il che è eccellente. Se continua così, con un inverno freddo e una primavera precoce, ci sarà un raccolto abbondante di pesche e nettarine”.

Le pesche e le nettarine sono importate dalla Spagna; la domanda di nettarine per le mense scolastiche sarà sempre presente, osserva un acquirente del supermercato. Le prime pesche e nettarine importate sono appena arrivate (insieme alle ciliegie spagnole). La frutta spagnola sembra “davvero buona”, secondo l’acquirente, con grado Brix di 12+ e ottime varietà a polpa gialla e bianca.

Tra l’ultimo frutto sudafricano e il primo spagnolo intercorre un intervallo di circa quattro mesi, quando in Sudafrica non sono disponibili quasi più pesche e nettarine. Le importazioni di pesche e nettarine durano fino a metà agosto.

Le pesche tabacchiere sono state vendute sporadicamente nei supermercati sudafricani, a volte anche sul mercato all’ingrosso, ma i consumatori non le conoscono. Alcuni rivenditori stanno cercando di acquistare nettarine piatte che, a loro avviso, hanno un grande potenziale per il pranzo.

Alcuni produttori di drupacee hanno sperimentato la coltivazione delle pesche tabacchiere in Sudafrica.

Cina: il raccolto beneficia del clima caldo e secco
In Cina le pesche si coltivano nello Shandong, Henan, Shanxi, Hebei e Anhui. Recentemente molte aree di produzione delle pesche sono state riqualificate. Le nuove strutture di selezione e stoccaggio aumentano la qualità e la durata delle pesche cinesi. Il sapore e la qualità delle pesche di quest’anno sono stabili. Un coltivatore ha commentato che il clima un po’ secco di quest’anno ha influito sul contenuto di zucchero dei frutti. Le pesche hanno un sapore molto dolce e si vendono con facilità nei mercati all’ingrosso.

Un commerciante di Xiamen ha commentato che, sebbene quest’anno la primavera sia stata tardiva a causa del freddo, il suo impatto sulla crescita delle pesche è stato minimo. Molte aree di coltivazione delle pesche hanno registrato poche piogge, temperature elevate e sole. Le condizioni climatiche hanno migliorato la resa degli alberi, alcuni dei quali hanno raggiunto una produzione precoce. La Cina importa pesche anche dal Cile e dall’Australia. Il Cile è il principale fornitore di pesche e susine, i cui volumi hanno superato le 135mila tonnellate nella scorsa stagione.

Nord America: forniture ancora in calo
Le forniture di pesche e nettarine sono ancora limitate. Storicamente, dovrebbero provenire in misura maggiore da Stati come la Georgia e la Carolina del nord e del sud. Tuttavia, una gelata a marzo ha colpito molti Stati produttori di drupacee orientali. La Carolina del Sud sta trattando circa il 10% del suo raccolto di pesche e i prezzi sono raddoppiati rispetto all’anno scorso.

Sulla costa occidentale, la California è partita in ritardo e il clima più freddo sta rendendo difficile il recupero. “La pezzatura sta aumentando, ma non alla velocità di cui il mercato ha bisogno”, dice uno spedizioniere. A spedire frutta in Canada è anche la Spagna, in volumi maggiori rispetto all’anno scorso. “Inoltre i costi di trasporto sono più bassi, quindi con la Spagna i prezzi saranno più competitivi”

Con la mancanza di offerta, la domanda sembra forte e i prezzi sono più alti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A incidere sui prezzi è anche la predominanza della frutta californiana: i prezzi di quest’ultima sono solitamente molto più alti rispetto alla costa orientale, così come i costi di trasporto.