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A Ferrara “Stree Dinner” 2° edizione

Street Dinner 2: blind date col gusto sotto le stelle di Ferrara

Sabato 3 settembre 2011 la città estense torna ad emozionare con la seconda edizione dell’evento goloso più divertente e curioso che ci sia.

Siete pronti per il surprise party più emozionante dell’anno? Certe la data, la location e l’originalità, tutto il resto rimarrà segreto fino all’ultimo istante! Da appuntamento al buio a picnic chic, da puzzle di incastri a gioco di ruolo fino a social dinner… tutto questo e molto di più è STREET DINNER, l’evento gastronomico itinerante che dà appuntamento ai curiosi per le strade di Ferrara sabato 3 settembre 2011.

La prima edizione del 2010 è stata un successo assoluto: sold out dei 300 posti disponibili, oltre 150 camere d’albergo in lista d’attesa e centinaia di richieste giunte da tutto il mondo per partecipare alla prossima data: Las Vegas, Malibu, Minneapolis, Nuova Delhi, Tel Aviv, Parigi, Londra, Amsterdam…

Quest’anno saranno 400 i fortunati che potranno prendere parte alla magica notte, inebriati da un ensemble di arte, stupende scenografie naturali, eccellente gastronomia, animazioni improvvisate e commensali da scoprire tra un boccone e l’altro, con cui condividere uno spettacolo decisamente fuori dall’ordinario. Il dresscode è informale ma assolutamente glamour e soprattutto total white! L’abbigliamento dovrà essere coordinato sui toni del bianco e l’omaggio 2011 ai partecipanti sarà perfetto per completare la mise oltre ad essere il simbolo della manifestazione, passepartout che aprirà le porte della città, consentendo libero accesso a spazi, sconti e omaggi. Il look che meglio saprà interpretare lo spirito di Street Dinner sarà premiato.

La serata è organizzata come un FOOD-MOB, un percorso a tappe scandito dagli sms. Il primo dei messaggi svelerà la location dello stuzzicante aperitivo di benvenuto che intratterrà i partecipanti fino a circa un’ora prima dell’attesissima cena, tutt’altro che convenzionale. Il secondo avviso del cellulare indicherà il luogo in cui ritirare tavolino per due e sedie takeaway, oltre alla Street Dinner Bag (la borsa straripante di delikatessen – a sceltà tra due menù, uno di carne l’altro di pesce – e di tutto il necessaire per imbandire la tavola). A 30 minuti dall’ora X l’ultimo messaggio indicherà il “view-dinner”, ossia lo scorcio che farà da cornice alla serata, tra i più belli che offre la cittadina emiliana, eletta Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. Nel 2010, per la prima volta nella storia della splendida città estense il selciato davanti alla cattedrale è stato la suggestiva location della cena lume di stelle apparecchiata su 150 tavolini e quella del 2011 quale sarà? Corso Ercole I d’Este con vista sul Palazzo dei Diamanti oppure il Listone di Ferrara? Il cortile del Castello Estense o via delle Volte? Le Mura, le Delizie estensi o altri scenari mozzafiato?

Grande e panoramica novità è il “Best View”, punto di osservazione (e di scorpacciata) privilegiato: spazio dedicato a pochi che vivranno lo Street Dinner da una posizione esclusiva.

Tutto è perfettamente organizzato nei dettagli… ma per i convitati sarà imprevedibile, un’escalation entusiasmante sorpresa dopo sorpresa! Se non potete resistere sappiate che saranno tante le anticipazioni e le novità che si potranno scoprire passo passo iscrivendosi alla newsletter sul sito: www.streetdinner.info o su Facebook: http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100001221279943 e Twitter http://twitter.com/#!/StreetDinner. Street Dinner è prenotabile on line o direttamente all’agenzia Link Tours, dove si possono prenotare pacchetti turistici che comprendono anche il pernottamento in hotel.

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da Paolo Bodini

Filiera lattiero-casearia:
un valore (culturale ed economico) e un primato da sostenere.

Un comparto che al consumo vale oltre 21 miliardi di euro (11% di tutto l’agroalimentare nazionale), e che ci assegna una leadership indiscussa a livello internazionale; ma gli allevatori sono ancora in difficoltà, e sono pronti a confrontarsi con gli altri attori della filiera nell’ambito della prossima Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011).

Cremona, 13 giugno 2011 – Nella campagna 2009/2010 hanno chiuso più di 800 stalle da latte. Ormai siamo a poco meno di 40.000, mentre solo vent’anni fa erano 181.000. Nonostante questa impressionante caduta del numero degli allevamenti, la produzione italiana di latte si mantiene costante grazie ad una concentrazione dell’offerta: il 41% del patrimonio zootecnico nazionale è infatti detenuto da una piccola percentuale di grandi aziende (7%), mentre molti tra gli allevamenti più piccoli sono stati costretti a chiudere nel corso degli ultimi anni.
Garantire qualità, d’altro canto, costa: controlli accurati, mangimi selezionati, tecnologia all’avanguardia, e un potere contrattuale ancora troppo scarso per gli allevatori. Basti pensare che un allevatore trattiene solo il 24% del valore pagato dal consumatore.
Questo stato di difficoltà del settore non ha tuttavia fermato la corsa del latte italiano, la cui leadership internazionale è indiscussa. La dimostrazione arriva soprattutto dal settore dei prodotti riconosciuti a livello europeo, dove l’Italia detiene il 56% del valore totale (in termini di fatturato all’origine) dei formaggi DOP in Europa, distanziando di gran lunga il secondo Paese in questa classifica, la Francia, che si ferma al 25%.
Un primato, questo, che non solo ricopre un alto valore dal punto di vista economico, ma rappresenta anche un enorme patrimonio culturale e di valore aggiunto per tutto il made in Italy. Per questo la filiera lattiero-casearia, e in particolare gli allevatori, chiedono giustamente che venga loro riconosciuto il valore di un prodotto d’eccellenza che garantisce qualità e sicurezza alimentare ai massimi livelli.
Si stanno dunque preparando al confronto con tutti gli altri protagonisti della filiera lattiero-casearia, che si terrà nell’ambito della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 27-30 ottobre 2011), che nella capitale del latte italiano sarà l’occasione giusta per cercare di trovare insieme soluzioni che consentano al settore di uscire definitivamente dal periodo difficile che sta attraversando.