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“Cibus Tec” : Parma al centro dell’attenzione per il Cibo

Sarà la neo-presidente della Confindustria Regionale dell’Emilia Romagna Anna Maria Artoni ad inaugurare alle Fiere di Parma, martedì mattina, 18 ottobre, l’edizione 2005 di Cibus Tec, il Salone biennale dedicato alle tecnolgie del food processing e del packaging, che si svolgerà fino a sabato 22 ottobre.
Sarà affiancata dall’assessore regionale alle attività produttive dell’Emilia Romagna Duccio Campagnoli, dal presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli e dal sindaco di Parma Elvio Ubaldi. Faranno gli onori di casa, per Fiere di Parma Spa, il presidente Franco Boni e il direttore commerciale Beppe De Simone. Cibus Tec è il tradizionale appuntamento che permette alle aziende che forniscono macchinari e impianti alle industrie alimentari – un settore che, secondo le stime di Assofoodtec, aderente alla Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia di Confindustria, nel 2004 ha fatturato 4 miliardi di euro, con una quota di export pari a circa il 70% e un incremento previsto per il 2005 nell’ordine del +0,5% in termini di fatturato e +1% per le esportazioni – di aggiornarsi nella maniera più diretta e completa su tutto quanto c’è di nuovo, a livello internazionale, nell’ambito delle tecnologie alimentari. E di nuovo, quest’anno, c’è senz’altro molto, anche per i settori considerati più tradizionali e “maturi” come il conserviero, quello dei prodotti lattiero-caseari e quello dei salumi. Gli espositori, circa mille, occupano tutti i sei padiglioni del quartiere fieristico di Parma per un’area complessiva di oltre 100mila mq. Sono attesi più di 35mila visitatori fra singoli operatori professionali e le delegazioni ufficiali organizzate dalle sedi locali dell’Ice di 11 diversi Paesi, fra i quali Cina, Russia, Australia e India.
In contemporanea con Cibus Tec si svolge la mostra-convegno Expoqualità, l’evento professionale dedicato alla qualità a 360° realizzato da Fiere di Parma Spa in collaborazione con Uni (Ente Nazionale di Unificazione), con Cen (Comitato Europeo di Normazione) con Sincert, Sinal e Sit, gli enti che gestiscono l’accreditamento, rispettivamente, degli organismi di certificazione e di ispezione, dei laboratori di prova e dei centri di taratura. “La città di Parma, già storico baricentro della food valley italiana, ora anche sede ufficiale dell’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare – afferma Franco Boni, presidente di Fiere di Parma Spa – con Cibus Tec ed Expoqualità, diventa la capitale mondiale del food processing e della qualità e la certificazione degli alimenti. Un momento d'incontro di alto livello professionale per lo scambio d'informazioni che, sicuramente utili per i Paesi più industrializzati, diventano addirittura indispensabili per il reale sviluppo economico e sociale di quelli emergenti”. “Cibus Tec 2005 è ancora più ricco che mai: tradizionalmente articolato in tre saloni, Tecnoconserve, (tecnologie per la trasformazione e la conservazione degli alimenti vegetali, ittici e animali); Milc, (tecnologie per l’industria lattiero-casearia) e Multitecno, (tecnologie intersettoriali e di filiera), quest’anno, comprende anche due inedite sezioni tematiche, Epc Days, sull’automazione e ottimizzazione della supply chain e dei processi logistici, e il forum Food-id sulla tracciabilità alimentare”. Per gli eventi legati alla logistica, un settore di alto valore strategico sia per le industrie alimentari sia per la grande distribuzione, Fiere di Parma Spa si avvale della collaborazione dell’Università degli Studi di Parma. Per i forum sulla tracciabilità alimentare e sulle soluzioni disponibili oggi sul mercato per monitorare i prodotti, dalla produzione sino al posizionamento sugli scaffali dei grandi magazzini, compresa la tecnologia Rfid e l’evoluzione della sua standardizzazione, Fiere di Parma si avvale invece della collaborazione della società Wireless di Milano. Sempre a proposito di Cibus Tec, il direttore commerciale di Fiere di Parma, Beppe De Simone sostiene che: “L’offerta d’innovazioni di processo risponde alla sempre maggiore esigenza d’innovazione di prodotto derivante dalla dinamica dei mercati di consumo. Ma anche per i prodotti e per i processi più consolidati assistiamo ad una evoluzione tecnologica continua, dettata dai crescenti obblighi igienici, dalla pressante domanda di garanzie nutrizionali ed organolettiche, dal ruolo determinante assunto dal contenimento degli scarti e dei costi energetici per la competitività produttiva. Tali esigenze sono in parte antitetiche e la sfida dei costruttori di macchine e impianti consiste proprio nel trovare nuove soluzioni che le rendano conciliabili”. “Molte macchine impiegate nell’industria alimentare – precisa Beppe De Simone – sono apparentemente caratterizzate da un lungo tempo di vita, ma la loro effettiva obsolescenza è dovuta in genere ad una scarsa conformità agli attuali obblighi igienici di base. Spesso, inoltre, le linee di produzione sono costituite da una serie di macchine collegate tra loro dal punto di vista puramente meccanico, ma con sistemi di controllo non collegabili tra loro, che non permettono di gestire in maniera ottimale il processo complessivo dal punto di vista delle rese e, in alcuni casi, anche della sicurezza e della qualità del prodotto finale.
Infine, un ulteriore buon motivo per rinnovare gli impianti attualmente impiegati può derivare da una semplice autoanalisi della quantità di energia inutilmente dissipata dagli stessi ed il cui risparmio può permettere ammortamenti molto rapidi della loro sostituzione”.
Expoqualità costituisce un punto di riferimento unico per tutte quelle aziende che fanno della qualità un terreno di confronto ed un vanto della propria produzione, soddisfacendo standard internazionali sempre più attenti ai must di sicurezza e naturalità che mercato e consumatori richiedono.
I temi affrontati nei convegni, sono di spiccata attualità e grande rilevanza internazionale, soprattutto quello inaugurale che si terrà a partire martedì 18 ottobre dalle 14.30 nella Sala dei 300 sul tema “Iso 22000 – Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare” organizzato da Uni, Fiere di Parma S.p.a., Fidea e Università degli Studi di Parma. Si tratta di una vera anteprima della norma "Food safety management systems – Requirements for any organization in the food chain" pubblicata a livello internazionale ai primi di settembre, della quale non è ancora stata diffusa la traduzione ufficiale in italiano. Il convegno vedrà la partecipazione di Vittorio Silano (Presidente del comitato scientifico dell’Efsa e Capo Dipartimento del Ministero della Salute) e costituirà la prima uscita pubblica del Cnsa – Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare – dopo la sua recente costituzione. Grande attenzione anche ai rapporti internazionali: nella stessa giornata di martedì, al mattino nella Sala dei 100, si terranno gli incontri professionali organizzati nell’ambito di Al – Invest 3°, un programma di collaborazione economica destinato all’internazionalizzazione delle Pmi dell’America Latina e dell’Unione Europea.
Nel pomeriggio, con inizio alle 14.45, nella Sala Eq del padiglione 5, si svolgeranno gli incontri previsti per l’iniziativa Brasitaly, tesa a favorire la delocalizzazione produttiva delle imprese emiliano-romagnole in Brasile. Di grande attualità, infine, con la crescente minaccia della influenza avaria, i problemi legati alla sicurezza alimentare. Nella giornata inaugurale di Cibus Tec, nella Sala dei 100, con inizio alle ore 14.30, si terrà il primo dei due importanti convegni (il secondo si terrà nella mattinata di sabato nella Sala dei 300) focalizzati appunto sulla sicurezza alimentare organizzati, con il patrocinio della regione Emilia Romagna, da Teta – Centro Servizi dalla terra alla tavola – con la collaborazione di Agri 2000.
Promossi da Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Unione Parmense Industriali, Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari, Confederazione Italiana Agricoltori Emilia-Romagna, Confagricoltura Emilia-Romagna e Coldiretti Emilia-Romagna, i due convegni di approfondimento si pongono l’obiettivo di sensibilizzare e aggiornare le aziende del settore agroalimentare e fornire un utile quadro di riferimento, alla luce delle norme europee che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2006.