Dal 15 al 17 settembre a Moena, Soraga e Predazzo. In collaborazione con Consorzio Tutela Puzzone di Moena Dop
Proseguono le tappe del viaggio di LoST EU, progetto sostenuto dell’Unione Europea sul tema sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie, che sta portando avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità.
Questa volta saranno gli splendidi paesaggi del Trentino ad incorniciare un esclusivo evento B2B che vedrà LoST ospite del territorio del Puzzone di Moena Dop, per un viaggio alla scoperta del Trentino ed in particolare delle zone di produzione del Re dei formaggi a crosta lavata di questo territorio.
Tutto accade oggi, venerdì 15 settembre 2023, prima giornata del Festival del Puzzone di Moena Dop, con un fitto calendario di visite ed eventi esclusivi rivolti a buyers specializzati. Tra i partecipanti anche professionisti stranieri di primo livello, come Fabio Esposito, titolare della ditta di importazione Vinci & Esposito e di Silver Food GmbH, azienda di commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari e forniture per la ristorazione a Berlino; Jorgen Larrson, che da oltre vent’anni lavora nell’importazione di formaggi a Stoccolma, ed è attualmente Buyer della catena di negozi Sabis; Alvaro Eusepi, titolare dell’azienda Italianissimo AB, che importa prodotti food di qualità nel sud della Svezia ed è titolare di shop al dettaglio specializzati nel food italiano di qualità a Malmo e Lomma.
Nasce il progetto LoST EU: un viaggio alla ricerca della tradizione perduta dei formaggi
LoST EU è un progetto sostenuto dell’Unione Europea sul tema sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie, un viaggio alla scoperta di territori, tradizioni e di 8 formaggi italiani: Murazzano, Roccaverano, Ossolano, Puzzone di Moena, Strachitunt, Vastedda, Pecorino Siciliano e Provolone del Monaco.
Otto formaggi, cinque regioni, e un nuovo viaggio che inizia, alla scoperta (o riscoperta) di territori, tradizioni e storie di piccoli produttori italiani: è questo, in breve, il nuovo programma LoST EU, progetto sostenuto dell’Unione Europea sul tema sostenibilità e promozione delle piccole denominazioni casearie, che vuole portare avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità. Protagonisti, formaggi di grande eccellenza italiana come il Murazzano, il Roccaverano, l’Ossolano dalla Regione Piemonte, il Puzzone di Moena dal Trentino, lo Strachitunt dalla Lombardia, la Vastedda della Valle del Belice e il Pecorino Siciliano dalla Sicilia, e in ultimo il Provolone del Monaco dalla Campania. Regioni da ogni angolo d’Italia, caratterizzate da paesaggi mozzafiato, che raccontano la bellezza del nostro Paese e allo stesso tempo sono la culla di questi formaggi straordinari. LoST racconta, quindi, di luoghi e prodotti lontani tra loro, accomunati però dallo strettissimo legame che hanno con la loro storia e il loro territorio, diventando simbolo di un “altrove” rispetto a una cultura più convenzionale. L’acronimo LoST (looking for the sustainability of taste in Europe) significa proprio la ricerca di un gusto unico, irripetibile, che porta in sé i valori della sostenibilità e vuole suggerire l’idea di qualcosa che pare perduto, ma anche un bisogno di ricerca che molti di noi provano verso tradizioni che si sono perse e storie di un passato dove le regole erano diverse, dettate dal rapporto stretto con la natura. Un senso di vuoto che si è creato soprattutto in questo mondo moderno, dove tutti abbiamo sperimentato cosa significa la minaccia di una natura in rivolta. In questo scenario, i formaggi di LoST ci parlano di radici, famiglie e comunità perdute, riaffermando un’etica agricola che infonde la speranza di un cambiamento futuro. E la filosofia di LoST vuole appunto stimolare le persone a riflettere, a porsi domande, a mettersi in viaggio alla scoperta di nuove pratiche e valori, per far ritrovare ai nostri formaggi il loro “consumatore perduto”.