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Quale olio scegliere?

Sai come scegliere un buon olio extravergine d’oliva al supermercato? Individuare da soli le frodi che riguardano questo prodotto è complicato, ma ci sono alcuni semplici accorgimenti che dovresti seguire sempre al momento dell’acquisto.

I consigli per riconoscere un buon olio extravergine d’oliva:

Il primo passo per fare acquisti di qualità e con consapevolezza è imparare a leggere l’etichetta, dove spesso non è scritto l’anno di raccolta e produzione dell’olio. Quest’indicazione si rivela molto importante per i consumatori; sapere quando è stato prodotto l’olio ci aiuta a capire quanto tempo è rimasto sullo scaffale e dunque quanto sia alto il rischio che abbia perso una parte del suo contenuto di polifenoli, antiossidanti naturali che hanno effetti benefici a livello cardiovascolare.

Ciò che dovremmo fare sempre quando leggiamo l’etichetta è cercare un eventuale marchio biologico e le denominazioni Dop o Igp, garanzia di qualità e provenienza dell’olio. Ricordate sempre che l’etichetta dell’olio deve riportare obbligatoriamente le indicazioni sul Paese di provenienza. Sull’etichetta dell’olio extravergine di oliva deve essere indicata l’origine, che può essere uno Stato membro della UE, uno Stato extracomunitario o genericamente l’Unione Europea. Tuttavia, le olive possono essere raccolte in un Paese diverso da quello in cui vengono lavorate. In questa circostanza si troverà l’indicazione “Olio extravergine ottenuto nell’Unione Europea (o nome del Paese comunitario in cui si trova il frantoio) da olive raccolte nell’Unione (o nome del Paese)”.

Attenzione alle bottiglie, non sono tutte uguali

Non basta saper decifrare bene le etichette. Anche la scelta del tipo di bottiglia è molto importante. Evitate di comprare un olio messo in vendita in un contenitore trasparente in quanto è facilmente esposto ai raggi del sole e dunque all’ossidazione. Per conservarsi al meglio questo prodotto ha bisogno di bottiglie scure e opache. Inoltre, sarebbe meglio non lasciarsi tentare dall’acquisto di una confezione troppo grande per risparmiare perché c’è il rischio che restino a lungo in casa prima di finirle e l’olio potrebbe deteriorarsi. Il nostro consiglio è quello di scegliere bottiglie medie o piccole e conservarle in luoghi bui e lontani da fonti di calore.

Inoltre, se notate dei sedimenti sul fondo della bottiglia sarebbe preferibile optare per un altro olio. Ciò sta ad indicare che il prodotto non è stato filtrato del tutto o non adeguatamente e questa condizione accelererà la naturale ossidazione dell’evo.

Ma qual è allora l’olio extravergine migliore da acquistare al supermercato? Tra i prodotti valutati in maniera positiva dal test condotto lo scorso anno dalla rivista il Salvagente spiccano:

l’olio EVO Monini (Classico)
l’olio EVO Bertolli (Fragrante)
Questi due prodotti sono risultati effettivamente oli extravergine di oliva (al contrario di molti altri analizzati).

Inoltre, di recente il premio nazionale Ercole Olivario ha eletto le eccellenze olearie italiane 2022, provenienti da diverse zone d’Italia. Sono 12 le etichette premiate, in due distinte categorie: extravergine e oli extravergini certificati Dop, Igp.

A proposito di olio EVO, la rivista Öko-Test quest’anno ha “bocciato” tutte le referenze italiane (o vendute in Italia) analizzate, fra cui il marchio De Cecco. Il motivo? Contengono tracce (ma sempre a norma di legge) di oli minerali e pesticidi. Per saperne di più leggi: Olio extravergine d’oliva: da De Cecco a Farchioni, bocciati tutti i marchi italiani analizzati dal test tedesco