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26 gennaio

26 gennaio 2005: seconda Giornata italiana di Prevenzione del Tumore del Collo dell'Utero

Il tumore del collo dell'utero è una malattia dalla lenta evoluzione ed interamente curabile. Tuttavia, solo in Italia si registrano ancora 3700 casi di donne colpite ogni anno e 1800 decessi. Al fine di diffondere il messaggio positivo che il tumore del collo dell'utero possa essere eliminato attraverso una tempestiva individuazione, Donne a Favore del Test HPV tiene la sua seconda Giornata italiana di Prevenzione del Tumore del Collo dell'Utero il giorno 26 gennaio 2005.

Le sostenitrici di Donne a Favore del Test HPV incluse Francesca Neri, Gabriella Carlucci, Laura Pausini, Maria Grazia Cucinotta, Lilli Gruber, Mariangela D'Abbraccio, l'associazione femminile FIDAPA ed altre personalità di spicco hanno rinnovato il loro sostegno nelle attività dell'associazione.

Organizzata per la prima volta nel gennaio dell'anno scorso, per questa seconda Giornata italiana di Prevenzione del Tumore del Collo dell'Utero, Donne a Favore del Test HPV predispone anche una settimana di test di screening dell'HPV gratuiti dal 24 al 28 gennaio in alcuni ospedali italiani per le prime 80 donne che chiameranno in ogni città.

Le città che aderiscono a questa iniziativa sono: Milano, Genova, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Galatina (Lecce), Palermo e Castrovillari (Cosenza).

Avendo l'onore di annoverare alcune nostre sostenitrici anche al Parlamento italiano, le strutture sanitarie del Senato della Repubblica a Roma hanno acconsentito ad offrire una giornata di test HPV gratuita a tutte le Onorevoli Senatrici interessate il giorno 26 gennaio.

Inoltre, anche tutte le Onorevoli Deputate della Camera della Repubblica sono invitate a una settimana di screening gratuita in alcune strutture ospedaliere adiacenti alla Camera. L'obiettivo ultimo di queste ulteriori iniziative consiste nel suscitare consapevolezza anche a livello politico circa la prevenzione del tumore del collo dell'utero.

Il tumore del collo dell'utero rappresenta la seconda forma tumorale più comune nelle donne. Tuttavia, esso è anche uno dei primi tumori per i quali una causa è stata identificata, il papillomavirus umano, un virus molto comune trasmissibile sessualmente. Malattia dalla lenta evoluzione, il tumore del collo dell'utero, è individuabile al 100% e curabile al 100% se diagnosticato per tempo.

"Nel complesso mondo della ricerca oncologica è quasi una 'fortuna' avere identificato con certezza la causa di una neoplasia" ha commentato Flavia Lillo, medico specialista in Microbiologia e Virologia nel Ospedale San Raffaele (Milano). "E' questo il caso del tumore del collo dell'utero che purtroppo uccide ancora molte donne anche nel cosiddetto 'Primo mondo'. Prevenire questo tumore è possibile acquisendo la consapevolezza che oggi esistono tecnologie (il test per la ricerca di HPV associato al PAP test) che permettono non solo di identificare precocemente il rischio di ammalarsi, per le donne HPV positive, ma anche di escludere con ragionevole certezza questa possibilità, per le donne HPV negative."

Tuttavia, al momento, le donne non vengono regolarmente sottoposte allo screening cervicale ed anche il test per rilevare la presenza del virus HPV è poco utilizzato. Gli screening di routine si basano sul Pap test che, introdotto negli anni 40, non è in grado di evidenziare la presenza del virus dell'HPV ma la presenza di anomalie cellulari. Nonostante il Pap test abbia ridotto i decessi da tumore del collo dell'utero, l'intrinseca soggettività di questo metodo di test significa che la sua accuratezza nell'individuare la malattia oscilla da una media del 50 al 70% dei casi. Il test dell'HPV permette ai professionisti sanitari di identificare la presenza del virus e quindi di controllare più efficacemente ogni donna. Combinando il Pap test con il test dell'HPV si potrebbe ottenere una protezione del 100% contro lo sviluppo del tumore del collo dell'utero!